Risposta alla lettera del 2 giugno 2006 firmata Lucio Ruffa

Spett.le Redazione:

In premessa tengo a sottolineare che l’articolo sull’analisi del voto da me fatta  scaturisce dalla richiesta del giornale “Calabria ora” con cui collaboro. Solo dopo la pubblicazione l’ho concesso, come ho fatto per altri articoli,  a Salvatore Libertino che me l’ha richiesto ritenendo di  doverlo inserire nelle pagine on line del suo giornale. Analizzare le ragioni di una vittoria o di una sconfitta elettorale in modo scientifico e con presunzione d’infallibilità non rientra nelle mie ambizioni, ma da modesto “corrispondente” quale mi ritengo, credo di potermi attribuire la giusta dose di imparzialità e di correttezza che devono essere alla base di chi vuol fare corretta informazione. L’analisi fatta “a caldo”, lungi dal riflettere la mia personale valutazione o quella di mio marito che hai avuto la bontà di citare (a tal riguardo devo confessare che ho la presunzione di ritenere che io e ancor più mio marito avremmo potuto  fare una valutazione più ampia e complessa del risultato elettorale), riportava semplicemente i commenti e i giudizi raccolti in giro per il paese o ai tavolini dei bar (che era la cosa richiestami dal giornale), infatti  nel mio articolo mi sono limitata a dire “secondo alcuni……secondo altri”. Ebbene tra questi “alcuni e altri” posso tranquillamente affermare che sono numerosi sia i sostenitori della lista vincente (e anche  qualche candidato di cui, se ritieni,  potrò dettagliatamente riferirti il suo commento in sua presenza) che quelli delle liste avversarie. Del resto tu stesso hai affermato in mia presenza davanti a comuni amici che “se prima avevamo qualche dubbio sulla vittoria, dopo il comizio di Scordo abbiamo la certezza di vincere”. Circa le considerazioni “tecnico-elettorali” sulla lista di Alfonso Del Vecchio, devo dirti che forse sei tu a non “essere memore” delle passate consultazioni. Sostieni, infatti, che il maggior successo politico l’ha conseguito nelle provinciali del 2001 con 496 consensi personali. Del Vecchio nella precisazione fatta nel giornale “Calabria ora” dell’1 giugno dice di aver raggiunto in qualche campagna elettorale provinciale “i 650 voti”. Lo stesso poi, tra le ragioni che potrebbero far considerare addirittura “esaltante” il risultato conseguito dalla sua lista, aggiunge: “Al comizio di chiusura della lista di Euticchio ha presenziato il presidente della giunta regionale Agazio Loiero e il presidente della provincia Bruni, oltre al dominus incontrastato della politica tropeana e leader del centro destra per oltre un decennio, professore Gaetano Vallone”. Come vedi, caro Lucio, la chiave di lettura della vittoria o, se preferisci, della sconfitta della lista “Tropea per l’unione”, abbraccia un ampio ventaglio d’ipotesi che meriterebbero da parte tua maggiore attenzione, capacità di interpretazione e rispetto del punto di vista altrui, piuttosto che la  frettolosa e semplicistica affermazione che l’analisi del voto non è stata fatta con “ la giusta onestà intellettuale ma col malumore del dopo”. Ti ringrazio per l’invito a rilassarmi però penso che ne hai più bisogno tu: hai usato troppi punti esclamativi!

Caterina Pandullo