La
qualità degli spazi in cui viviamo
Se è vero che la qualità architettonica
rispecchia in molti casi la qualità sociale ed economica di una zona, di un
quartiere o di una città, ebbene Tropea da un decennio a questa parte è stata
interessata da una sostanziale attività edilizia che va, dalla ristrutturazione
di edifici residenziali e pubblici alla dotazione di un arredo urbano, dal
miglioramento e rifacimento della pubblica illuminazione alla pavimentazione di
molte strade di interesse storico e cosi via. Merito questo, sia delle
amministrazioni comunali succedutesi negli anni ma anche dei liberi cittadini
che hanno deciso di investire i loro risparmi nell’abbellimento esterno delle
loro abitazioni, rendendo cosi un servizio pubblico, e merito anche degli
imprenditori alberghieri e commerciali che hanno ristrutturato e riportato a
nuova luce edifici e locali che in molti casi erano del tutto abbandonati.
Ristrutturazione che, oltre la zona moderna, ha interessato anche il centro
storico, una vecchia Tropea che fino a qualche anno fa, a parte le strade
principali quali il Corso e via Roma, godeva di una solitudine che le dava un’
atmosfera quasi surrealista. Ora questa solitudine non si respira più,
soprattutto nella stagione estiva quando gruppi di turisti si avventurano tra i
vicoli e le piazzette alla ricerca di un punto di ristoro. Ed ecco che, se nei
secoli passati, il
“signorotto” tutto pensava, tranne di ristrutturare
le cantine e i piani bassi del suo palazzo, ora, vediamo invece il contrario,
con i piani terra dai palazzi ristrutturati e i piani superiori lasciati spesso
al loro degrado. Con il passare degli anni la solitaria insegna che invitava il
turista ad addentrarsi nei vicoli del centro storico ora gode della compagnia di
tante altre insegne, la luce fioca data dai pochi lampioni e dalle lanterne
votive viene sopraffatta dalla luce dei tanti locali che affollano i vicoli e le
piazze; i palazzi aprono i loro portoni e invitano il turista ad entrare nei
loro atri ad osservare le bellezze conservate e tramandate negli anni.
Pavimentazione delle piazze, rifacimento delle facciate dei palazzi storici,
sistemazione dei tanti “affacci” panoramici con panchine, bidoni, lampioni, vasi
da fiori, ecc; che spesso però vengono facilmente deturpati dai diversi atti
vandalici che vanno dalle pseudo-artistiche scritte a spray, alla rottura dei
lampioni e cosi via. Poi c’è la zona in stile “Liberty”, anche questa
interessata da una buona ristrutturazione e sistemazione delle ville che un
tempo erano solitarie nella campagna al di fuori delle porte della città.
Passeggiare in un quartiere, in una zona e in una città ben curata, invita il
cittadino, il turista a rispettare quel luogo, lo rende più entusiasta, osserva
con occhio meravigliato la bellezza paesaggistica, storica, architettonica e
sociale della città, lo invita a non buttare la famosa carta sulle strade, lo
invita a rispettare il verde pubblico e non lo porta a commettere atti vandalici
perché sentirà il luogo più suo. Una qualità architettonica degli spazi sia
interni che esterni aiuta in piccola parte a vivere meglio e rende il cittadino
più felice e più fiero della sua città incentivandolo nell’avere un ruolo sempre
più attivo nella vita pubblica del suo Paese.
Marcello Macrì |