La Città di Tropea abbraccia S.E. Mons. Luigi Renzo

A dare il benvenuto, a nome di tutti i tropeani, è stato il sindaco Dott. Antonio Euticchio, che ha consegnato a Mons. Renzo la chiave d’argento della Città, segno di ospitalità e di amicizia

Il nuovo Vescovo ha presieduto le celebrazioni in onore della Madonna di Romania

di Francesco Sicari

foto Salvatore Libertino

Tropea - Una giornata di festa memorabile, una pagina di storia da tramandare alle nuove generazioni.

Il 9 settembre 2007 la città di Tropea, come ogni anno, si è ritrovata nella splendida Chiesa Concattedrale per dire la propria gratitudine e per stringersi attorno alla Venerata Icona della Vergine di Romania, patrona della città, ricordando il 9 settembre 1877, anno dell’ Incoronazione.

Ma la ricorrenza annuale è stata resa ancora più solenne per la presenza del Nuovo Vescovo della Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea Mons. Luigi Renzo.

Come già nel lontano 1979 per il Vescovo Emerito Mons. Domenico Cortese, dopo 28 anni, nel 2007 anche per Mons. Luigi Renzo, è stata Tropea la prima tappa del Suo Ministero Episcopale. Dopo il solenne insediamento e presa di possesso canonico della diocesi, avvenuta la sera dell’8 settembre, nella Cattedrale di Mileto, Mons. Luigi Renzo ha presieduto a Tropea le celebrazioni in onore della Madonna di Romania, patrona anche dell’intera Diocesi.

Il novello Pastore è stato accolto sul sagrato del Duomo, addobbato a festa, dalle autorità civili e militari della Città e del comprensorio. Erano infatti presenti anche i sindaci di Drapia, Ricadi e Zaccanopoli. Il suono delle campane e le note musicali del complesso bandistico di Zungri hanno reso ancora più gioioso e festoso l’arrivo del nuovo Vescovo.

A dare il benvenuto, a nome di tutti i tropeani, è stato il sindaco Dott. Antonio Euticchio, che ha consegnato a Mons. Renzo la chiave d’argento della Città, segno di ospitalità e di amicizia.

Giunto sulla porta principale del Duomo, Mons. Renzo è stato accolto dai Rev.di Canonici del Capitolo della Concattedrale e, seguendo il cerimoniale dei vescovi, ha baciato il crocifisso posto nelle mani del parroco don Ignazio Toraldo e ha asperso il fedeli con l’acqua benedetta. Attraversando la navata centrale della Chiesa, mentre il coro polifonico eseguiva il celebre inno “Ecce Sacerdos Magnus”, Mons. Renzo ha fatto visita al SS. Sacramento e rivestito dei sacri paramenti, ha dato inizio alla solenne concelebrazione eucaristica, alla presenza di tanti sacerdoti provenienti dalle parrocchie della diocesi.

Oltre le autorità politiche e militari, erano presenti una rappresentanza delle religiose, delle Oblate del Servo di Dio don Francesco Mottola, una delegazione cittadina dell’Unitalsi e del Sovrano Ordine Militare di Malta, gli scouts di Tropea e migliaia di fedeli provenienti anche da fuori.

Nella sua omelia, il nuovo Vescovo, dopo aver ringraziato per l’accoglienza e sottolineato la sua meraviglia per le bellezze della costa di Tropea, ha presentato la figura della Vergine Maria come donna del “primo passo”, pronta e sollecita, Madre premurosa per i suoi figli, invitando i tropeani e tutti i presenti ad “incrociare” gli occhi dolcissimi dell’Icona della Madonna di Romania, occhi che scrutano, che parlano, che consolano, che richiamano a ciascuno la strada giusta da seguire nella propria vita.

La celebrazione è poi proseguita, caratterizzata da altri momenti significativi e commoventi: la tradizionale offerta del Cero Votivo alla Madonna da parte del Sindaco di Tropea, l’omaggio floreale alla Vergine da parte del Nuovo Vescovo e le parole di saluto di don Ignazio a nome del clero e di tutta la comunità cristiana.

Nel pomeriggio, dopo il canto dei Vespri, il nuovo Vescovo, ha presieduto l’imponente processione della Madonna, salutando e benedicendo tutte le persone che affollavano le vie della città e che provenienti da tutta la diocesi, sono convenute a Tropea non solo per esprimere la corale devozione alla Vergine, ma anche per incontrare il nuovo Pastore e così seguire fin da subito il suo appello ad “uscire dalla tentazione della rassegnazione per costruire e diffondere la speranza!”.