Tropea e Dintorni NON ESAGERARE... NON SERVE Arme della città di Tropea
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Ancora sotto choc la città di Tropea
Il sindaco Euticchio fa transennare una parte del lungomare invasa dalla frana
Per  il patrimonio naturistico tropeano, la rupe e scoglio di Santa Maria dell’Isola, urgono lavori di consolidamento e messa in sicurezza

di Franca  Maccarone
foto Salvatore Libertino

 

Tropea 29 settembre 2007 - Il giorno dopo l’enorme frana staccatasi dalla rupe di Tropea, la città tutta è ancora sotto choc al pensiero di ciò che sarebbe potuto accadere. La strada è stata transennata su disposizione del sindaco Euticchio per motivi di sicurezza, i primi rilievi già effettuati dai tecnici, ma il lavoro si presenta lungo e meticoloso. Bisogna infatti capire non soltanto le cause che hanno determinato la caduta dei massi (le insistenti piogge del giorno prima, è l’ipotesi più accreditata) , ma anche e soprattutto individuare altri eventuali punti critici lungo tutto il tratto roccioso che sovrasta il lungomare. Il timore che infatti l’episodio possa ripetersi è assai alto e pone a serio rischio il transitare non soltanto delle macchine ma anche dei pedoni. I riflettori dell’attenzione pubblica sono accesi e questa volta, pare, non si spegneranno, almeno fino a quando il problema non verrà risolto.  La frana, infatti, è ancora lì e nemmeno il più piccolo sassolino è stato portato via; nessuno però vorrebbe  che questo accada se non in coincidenza dell’inizio dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza della roccia tropeana,  perché si “ ha paura che una volta  rimossi i massi dalla carreggiata, si accantoni ancora una volta il problema”. Un  timore più che giustificato  se si considera il fatto che negli anni scorsi si sono verificati ben cinque frane di una certa importanza. Ogni volta  i politici di turno si impegnavano ad intervenire prontamente, ma ogni promessa svaniva nel nulla di fatto, tanto che dal 2003, data del primo crollo, non è stato piantato nemmeno un chiodo. Ad unirsi, quindi, “evitando le beghe politiche e le discussioni” è l’invito che l’ex sindaco Mimma Cortese lancia all’intero consiglio comunale, “per chiedere compatti e risoluti  la giusta attenzione  da parte dell’Ente Regione,  per rinsaldare e conservare il patrimonio naturistico tropeano, rupe e scoglio di Santa Maria dell’Isola, che sono l’emblema dell’intera regione ”. Un’emergenza  che non può essere sottostimata né elusa dai piani alti della politica, perché “se non si risolve questa grave emergenza ambientale che sta vivendo Tropea – ammonisce l’ex sindaco- si rischia di mettere in ginocchio anche  l’intera economia turistica locale e regionale”.

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