Messa di capodanno

Primo dell’anno giornata Mondiale della Pace

Mons. Luigi Renzo, ritornava nella chiesa Concattedrale, a distanza da pochi mesi dal suo insediamento in diocesi

di Francesco Sicari

foto archivio tropeaedintorni.it

Celebrata nel Duomo di Tropea la tradizionale Messa di Capodanno.

A presiedere l’eucarestia il Vescovo della Diocesi Mons. Luigi Renzo, assistito dai diaconi permanenti e dai sacerdoti e parroci di Tropea don Ignazio Toraldo, Don Saverio Di Bella, Don Francesco Muscia, Don Francesco Sicari, padre Saverio Santomassimo e padre Francesco La Ruffa dei padri Redentoristi e padre Camillo dei Frati Minori.

Presenti tra i fedeli anche i componenti dell’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco di Tropea dott. Antonio Euticchio, con il picchetto della Polizia Municipale e il Gonfalone della Città.

Mons. Luigi Renzo, ritornava nella chiesa Concattedrale, a distanza da pochi mesi dal suo insediamento in diocesi. E ricordando questo fatto con commozione e gioia, si è rivolto ai tropeani presenti, con parole cariche di fede e di speranza, contento di ripartire da Tropea all’inizio del nuovo anno, così come da Tropea era iniziato il suo ministero episcopale in questa nostra chiesa di Calabria.

Nella sua omelia, il Presule della Diocesi, ha voluto mettere sotto lo sguardo benedicente e materno e la protezione della Vergine di Romania il cammino del nuovo anno, proprio nel giorno in cui la Chiesa celebra la solennità della divina Maternità della Vergine Maria.

Commentando il brano evangelico, proposto dalla liturgia, il Vescovo ha presentato la Madonna come “colei che meditava e custodiva nel suo cuore”, invitando così i cristiani a saper imitare questo stile e questo silenzio profondo di Maria, non lasciandosi stordire dai tanti rumori di questa società moderna e dai botti che hanno caratterizzato i giorni di festa.

Ma la celebrazione del primo dell’anno è anche la giornata Mondiale della Pace. E su questo tema, il Vescovo Luigi, ha voluto porre l’ attenzione ricordando che non c’è pace senza giustizia e senza perdono. Una giustizia e un perdono che si imparano in famiglia. La comunità familiare, come ricordato dal Papa Benedetto XVI nel suo messaggio, è comunità di pace. E’ la famiglia, ha sottolineato il Vescovo, il luogo dell’umanizzazione, dove la grammatica della pace deve essere imparata e vissuta.

Ma questo non accade. Da qui ne consegue un’emergenza educativa che, per il Vescovo, è la sfida più impellente nel tempo odierno.

Sono molte le famiglie in difficoltà, sono molte le famiglie non in pace. E a queste è andato il pensiero e la preghiera del padre e pastore della diocesi, ricordando in special modo una famiglia Filadelfia  e due famiglie di Stefanaconi, , che vivono ore di angoscia per la scomparsa dei loro figli  Valentino Galati , Michele Penna e Salvatore Foti.

Un appello accorato e supplichevole, quello di Mons. Renzo, rivolto anche a coloro che si sono resi colpevoli di simili violenze, con un forte invito alla conversione e al pentimento.

Parole cariche di amore e di fiducia, con le quali il Vescovo ha augurato a tutti pace e serenità per il 2008.

Al termine della celebrazione, il Vescovo ha salutato con tanta amabilità i fedeli presenti e in particolar modo Mastro Vincenzo Fazzari, organista della Cattedrale di Tropea da ben 60 anni