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Festa dell’Esaltazione della Santa Croce
Celebrata a Tropea la Messa secondo il rito di Pio V
Una cerimonia di altri tempi alla quale hanno preso fedeli, desiderosi di rivivere le liturgie così cariche di fascino e di mistero

di Francesco Sicari

foto Salvatore Libertino
 

Tropea - Il 14 settembre, nella festa dell’Esaltazione della Santa Croce e nel giorno in cui e' entrato in vigore il motu proprio 'Summorum pontificum' di Papa Benedetto XVI, con il quale e' stata liberalizzata la messa in latino, nella chiesa Concattedrale di Tropea don Sergio Meligrana, canonico e rettore del Seminario di Mileto ha celebrata l’eucaristia secondo l'antico rito di Papa Pio V.

Una cerimonia di altri tempi alla quale hanno preso parte alcuni fedeli, desiderosi di rivivere le liturgie così cariche di fascino e di mistero del sacro della loro fanciullezza.

Ad assistere il celebrante due seminaristi teologi della diocesi, Domenico Barletta e Francesco Pontoriero. Hanno fatto da cornice diversi canti, sempre in latino.

Certamente anche nella nostra diocesi, come in tutta la chiesa universale, non sono mancate le reazioni all’indulto del Papa di poter usare il Messale romano, edito dal beato papa Giovanni XXIII nel 1962. Alcuni hanno manifestato entusiasmo, altri no.

Quello che possiamo dire è che non si  tratta di una contrapposizione tra due riti, uno ordinaria ed uno straordinario, ma il Papa ha voluto sicuramente recuperare il valore di un rito attraverso il quale, tra l'altro, si sono accostati all'eucarestia per secoli tanti fedeli, devoti e santi.

Del resto il Concilio Vaticano II non aveva mai cancellato il messale anteriore. Possiamo dunque ritenere che  il Papa Benedetto XVI abbia fatto bene a liberalizzarlo, valorizzando così un patrimonio e un gioiello della Chiesa.

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