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Giovanbattista RuffaLettera aperta al signor Lucio Ruffa

Ad un lettore meno distratto di lei, signor Lucio Ruffa, non sarebbe sfuggito che la signora Caterina Pandullo, mia moglie, non ha dato alcuna lettura del voto ma s’è limitata a riportare i commenti di alcuni …..e di altri…..

Per quel che riguarda “le dinamiche della vittoria” della lista Libertà e partecipazione, se ne può discutere. E  io ne voglio discutere con lei, visto che mi chiama in causa sia pure con tanto “rispetto”.

Come mai sente il bisogno di chiarire quali sono state “le dinamiche della vittoria” quando nell’articolo a firma Pandullo Caterina vengono richiamati solo gli eventuali motivi della sconfitta della lista Tropea per l’unione ? Sente forse il bisogno di fugare sospetti  e dubbi?

Ancor più discutibile appare quanto lei sostiene sugli altri punti Non mi pare che gli altri candidati a sindaco godessero, rispetto al dottor Euticchio, di “minore, riconosciuta stima personale” anche da parte degli avversari. L’ha attestato lo stesso dottor Euticchio. Non vorrà smentirlo proprio lei. La stima politica e i comportamenti di ciascuno dei candidati, compreso il neosindaco, sono altra cosa e li lascio alla “sensibilità politica” e al giudizio di ciascuno, quando la sbornia elettorale sarà smaltita.

Per quanto riguarda le forze politiche facenti parte della lista “Libertà e partecipazione” non mi pare che ce ne siano state se si escludono i DS. Già, dimenticavo…. C’erano pure FI, gli UDC e i Codacons, oggi PDM, elementi residuali delle forze politiche di centrosinistra e c’era, ormai è innegabile, Gaetano Vallone e …mi scusi se è poco. Le forze politiche ufficiali del centrosinistra erano dall’altra parte, dalla parte giusta. E io ritengo d’essere stato dalla parte giusta.

Lei afferma che le forze politiche, sociali e culturali, presenti sul territorio tropeano e approdate alla lista Euticchio sarebbero “sane”. Ha elementi che a me sfuggono per dire che i componenti le altre liste erano “malati”? Ha pensato per un attimo che potrebbe essere esattamente il contrario?

Lei afferma che la lista non è solo civica ma anche popolare. Che significa? Che i componenti hanno uno spiccato senso civico? Che sono solo loro cittadini di pieno diritto? Che la lista è stata scelta dal popolo prima delle elezioni, magari con le primarie? Che gli elementi provengono dal popolo? Che tutti gli elementi godono di buona popolarità o di buona stima? Cosa vuol dire “la lista non solo è civica ma anche popolare”? Le sue mi sembrano parole in libertà, non se l’abbia a male e me lo consenta per la stima che mi ha manifestato.

Concordo con lei quando afferma per formare la lista “Libertà e partecipazione” è stato utilizzato un “metodo nuovo”. E’ veramente un metodo nuovo ma non so se farà scuola e se avrà un seguito. In ogni caso, considerato che con questo metodo è stato possibile mettere insieme quanto di più eterogeneo si potesse immaginare, le confesso che a me non piace e non dovrebbe piacere neppure ai dirigenti diessini; ma Parigi val bene una messa come diceva qualcuno…. Concordo un po’ meno sul fatto che “nuove politiche” possano essere inaugurate dalla lista Libertà e partecipazione, da “vecchi uomini” e alcuni componenti la lista sono vecchi uomini, corresponsabili di vecchie politiche e della situazione nella quale la città versa.

Sui comizi fatti bene o male, e comunque strumentalizzati in maniera vergognosa, sul clima sereno che ci poteva essere e non c’è stato, su chi ha fatto degenerare il confronto politico ci sarebbe molto da discutere: il fatto è che spesso si tenta di gabellare gli effetti come cause.

Molto ci sarebbe pure da discutere sulle alleanze smentite  a parole e confermate nei fatti, alleanze che possono essere fatte risalire alle passate elezioni amministrative, sicuramente a giugno del 2005, e che hanno cercato alib,i ieri in affermazioni comiziali,  oggi inutili smentite. I fatti sono più forti delle parole.

Sono ancora d’accordo con lei quando sostiene che il risultato è il risultato ottimale degli sforzi dei candidati (e non solo, dico io)…. ma non mi pare che sia limitativo dell’effettiva popolarità né etc. etc. Le farebbe piacere che le cose stessero  così ma lei conosce bene, come le conoscono i cittadini che hanno seguito da vicino le vicende della campagna elettorale, “le ragioni” della vittoria della lista da lei sostenuta. Non credo proprio che senza gli interventi di “chicchessia” chi non voleva votare per la lista “Libertà e partecipazione”  avrebbe votato lo stesso e che identico sarebbe stato il risultato.

“Il comizio sbagliato” ha fatto perdere voti? E’ possibile. Ma se così fosse bisogna dire che gli elettori sono molto distratti e superficiali, che più che alla sostanza di una denuncia molto grave hanno badato alla forma, forma che è stata strumentalizzata oltre ogni dire. Sono stati portati all’attenzione dei cittadini, senza che ci sia stata alcuna conseguenza elettorale né, al momento, alcun seguito giudiziario, fatti amministrativi e circostanze molto gravi. Se lo risenta quel comizio, egregio Lucio Ruffa.

Solo chi è in cattiva fede può sostenere che è in cattiva fede chi può scorgere sentimenti di conflitto all’interno della lista vincente. Vorrebbe negarli? Che i conflitti rientrino è scontato. Se ne possono intuire pure i motivi per i quali rientreranno. Questo non significa che non ci siano o non ci siano stati. Ma lei i commenti dei candidati esclusi li ha sentiti e ha preso atto delle ambizioni degli eletti?

Per il momento il nuovo corso è stato solo annunciato. Così come la compattezza della squadra della quale lei si fa garante. Obiettivamente, mi perdoni signor Lucio Ruffa, è difficile giudicare la compattezza della squadra e il nuovo corso solo dal suo annuncio e dalle sue affermazioni, che contrastano con le dichiarazioni degli interessati. Per il momento tutto quello che s’è visto è stato un impegno elettorale, civico e popolare finchè vuole, ma che sa tanto d’inciucio.

Mi permetta una domanda: considerato che, bene o male, la città veniva da dodici (dicasi dodici!) anni d’amministrazione “valloniana”: da chi la volevate liberare?..... Contro chi invocavate la partecipazione? Giocare con le parole va bene ma …c’è un limite a tutto, anche alla sfrontatezza.

Per quanto riguarda il risultato elettorale i motivi della nostra mancata affermazione a noi sono ben chiari: stanno tutti nell’inciucio da voi realizzato, nei pesanti interventi di elementi estranei sopra richiamati, nelle promesse sparse a piene mani e forse nella corta memoria nonché nell’incapacità da parte di molti elettori di guardare ai fatti più che alle parole.

Noi abbiamo la coscienza tranquilla e le assicuro che, pur se siamo molto preoccupati per i destini della nostra città, ci sentiamo abbastanza sereni e rilassati.

Al sindaco, agli eletti, a lei personalmente faccio tanti auguri di buon lavoro e le ricordo che i problemi incombono. C’è anche il porto!!! 

Vi siete tanto impegnati nella campagna elettorale, in tutti i modi, continuate a farlo per il bene della città. Non vi mancherà certo la collaborazione dei componenti la lista Tropea per l’unione.

I Tropeani aspettano i fatti  

Tanti, tanti auguri di buon lavoro da Giovambattista Ruffa

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