Tropea e Dintorni NON ESAGERARE... NON SERVE Arme della città di Tropea
Home Editoriale Politica Cultura Spettacoli Sport Economia Numeri utili Rubriche Archivio
Chi siamo Lettere Poesie Hotel Villaggi Tropea Località Dintorni Escursioni Itinerari Artisti
La collaborazione a Tropea e Dintorni è da intendersi a titolo gratuito ed a scopo divulgativo. Gli autori si assumeranno ogni responsabilità sul contenuto dei propri lavori. La redazione si riserva il diritto di accettare ogni elaborato.

Rss feed Rss Feed  
e-mail e - mail

Il Meteo Il meteo

Manifesti e volantini Manifesti 


Al teatro “La Pace” di Drapia “L'avaro” di Moliere
Un’interpretazione magistrale di Carlo Croccolo

La Commedia è stata prodotta dalla Compagnia del teatro San Leonardo

 

di Caterina Pandullo
foto Salvatore Libertino

 

Tropea-Drapia - Si è calato perfettamente nella parte fornendo un’interpretazione magistrale Carlo Croccolo nei panni di Arpagone, protagonista  al teatro “La Pace” di Drapia dell’ “Avaro” di Moliere, un classico sempre di moda , banco di prova dei più famosi attori. E lo ha affiancato con pari bravura Cristina Caldani , l’intrigante mezzana Frosina. Il contenuto della brillante commedia,  di cui ha fornito un’apprezzata versione cinematografica il convincente Alberto Sordi, è ancora di stretta attualità. Infatti la figura del padre ammalato di avarizia, mutuata dal teatro platino, ha assunto, nel testo del commediografo francese, anche i tratti dell’usuraio con caratterizzazioni e risvolti che restano sempre uguali in tutti i tempi. Il vecchio Arpagone, avaro e usuraio, pretende di sposare una giovane povera ma molto morigerata, di cui però è innamorato il figlio Valerio, aiutato dalla sorella Elisa, a sua volta invaghitasi di un servo del padre che si rivelerà un ricco rampollo. Al vecchio innamorato viene rubata da Freccia, un servo ruffiano, una scatola piena di monete, nel solco delle trovate drammaturgiche delle commedie latine. La Commedia è stata prodotta dalla Compagnia del teatro San Leonardo che si è avvalsa della traduzione di Nicasio Anselmo e della regia di Maurizio Annesi riuscendo ad eliminare alcune durezze del testo seicentesco. Le note musicali scintillanti del violino hanno accompagnato una buona messa in svena della piece che ha avuto il suo happy  end: Arpagone riottiene la cassetta dei soldi e acconsente alle nozze dei figli purchè i matrimoni siano pagati dal futuro consuocero: l’avaro non perde il vizio.

 

 

   
 www.tropeaedintorni.it © 1994-2007 - Tutti i diritti sono riservati.  Web master e design  Francesco Barritta