Frana
a sorpresa nel tratto che fiancheggia il camping "Marina del convento"
L'abbondante
pioggia di questa mattinata rende non più rinviabili gl'interventi di
consolidamento
La zona è stata transennata e
chiusa al traffico
di Caterina Pandullo
foto Salvatore Libertino
Tropea
27/09/2007 - Le persone che abitualmente, in macchina o a piedi, percorrono il
lungomare di prima mattina, oggi si sono trovati di fronte una paurosa sorpresa:
nel tratto che fiancheggia il camping "Marina del convento" la strada era
impercorribile perché completamente invasa da materiale roccioso per il crollo,
avvenuto alle sette e trenta, della parte apicale di roccia che sormontava una
grotta naturale della famosa rupe tropeana. La frana creerà non pochi problemi
alla viabilità perché di fatto rende inaccessibili ai mezzi e alle persone che
vengono
dalle
"Roccette" le abitazioni e i lidi che sono collocati oltre la zona interessata
dal crollo. Da quest'estate infatti, con l'apertura al traffico della discesa
di Rocca nettuno, gli autoveicoli possono raggiungere solo il parcheggio di
Rocca perché da lì inizia il divieto d'accesso verso gli altri lidi. Questa
misura è stata attivata, fa sapere l'assessore alla viabilità Nino Valeri,
proprio per il potenziale rischio di sgretolamento della roccia che già in
passato aveva dato segnali di cedimento. Ma a questo punto, afferma sempre
l'assessore, è inevitabile togliere il divieto e consentire il doppio senso di
circolazione per poter raggiungere dalla discesa di Rocca case e lidi posti
prima del tratto dove si è verificato il crollo. Sul posto sono intervenuti
prontamente i vigili urbani, i vigili del fuoco e addetti della Provincia per
valutare la situazione e disporre un primo intervento. La zona è stata
transennata e chiusa al traffico e sarà interdetto l'accesso anche nel tratto
corrispondente della parte superiore di Via libertà che dal Calvario porta al
Convento. L'allarme per lo stato di salute della rupe è partito con la frana
verificatasi sotto la grotta dello scoglio su cui sorge il santuario benedettino
della Madonna dell'Isola, emblema della città. Anche nel 2005, ad agosto e a
dicembre, sono caduti frammenti di roccia da diversi punti della rupe per
fortuna in orari in cui non circolavano
mezzi
o persone; nel marzo 2006 poi si è reso necessario il divieto d'accesso,
ordinato dall'allora commissario prefettizio Vardè, dal padre abate dell'Abbazia
di Montecassino, proprietaria del santuario, dalla Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio per la Calabria, dalla Capitaneria di porto e
dall'Amministrazione provinciale, nell'area intorno al celebre santuario che per
il secondo anno consecutivo infatti non è fruibile ai visitatori. Questo
ulteriore crollo, determinato forse dall'abbondante pioggia di questa mattinata
che si sarà infiltrata nelle crepe della rupe, vuota al suo interno per la
presenza della grotta, rende non più rinviabili gl'interventi di consolidamento
per il cui finanziamento anche le precedenti amministrazioni si sono attivate.
Quasi sicuramente gli 800.000 euro già finanziati non saranno sufficienti per
la totale messa in sicurezza di quest'opera che rappresenta il patrimonio più
prezioso della città, per cui è necessario che chi di competenza avvii tutte le
procedure e attivi con urgenza tutti i canali utili per la sua realizzazione. |