"Ritorno
di fiamma"
Lettera aperta dell’ex sindaco Domenica Cortese
"C’è voglia di politica nuova, con paletti precisi, duri, onesti,
intellettualmente coerenti, di chiamata generale ad una responsabilità
condivisa"
di Franca Maccarone
foto Salvatore
Libertino
Tropea - E’ cosa
nota a tutti che anche la politica ha le sue stagioni e dopo la pausa estiva,
ritorna in campo a Tropea con l’ex sindaco Mimma Cortese che pubblica una
lettera aperta alla città, dall’emblematico titolo “Prima che sia troppo
tardi”. “Prima che la nostra città -scrive- sia
sommersa e tacitata dal disastro ambientale, dal degrado morale, da un subdolo
decadimento civile, dallo sradicamento delle nostre radici positive. Prima che
la mancanza di autorevolezza porti all’avvento di una stagione di crisi
irreversibile della politica che nella nostra realtà fragile potrebbe segnare
la fine della voglia, invece di fare politica nel senso etimologico del termine
“interessarsi della cosa pubblica”.
“Non c’è crisi
nella politica, c’è invece, a mio modo di pensare, -continua Cortese- una grave
mancanza di risposte a ciò che la gente chiede nel quotidiano e nella
costruzione di un futuro funzionale ai bisogni, ai sogni, perché no, della
società”. E allora l’ex sindaco riscopre la voglia di partecipare al dibattito
democratico, intervenendo con questa lettera che ha tutto il sapore di un
ritorno alla vita politica, vestendo questa volta, però, non più e non soltanto
i panni di un partito ma “prendendo carta e penna intanto e comunicando il
proprio sentire a chi non ha voce o non ha voglia di parlare”. C’è voglia di
politica nuova, con paletti precisi, duri, onesti, intellettualmente coerenti,
di chiamata generale ad una responsabilità condivisa.
Nella nostra
città, i segnali nonostante tutto ci sono e vengono dai giovani. Penso alle
proposte dell’Associazione commercianti, alle loro idee nuove imprenditoriali,
moderne, con le quali vogliono confrontarsi con l’esecutivo e con la città
tutta.
Penso alla voglia
di cambiare mentalità per crescere, espresse così bene dal vicepresidente dei
giovani industriali di Confindustria.
Un nuovo modo di
porsi come interlocutori della politica è essenziale per Tropea; è la prima
volta che giovani commercianti, imprenditori, si rimboccano le maniche ed
esprimono con forza la voglia sana di far politica.
Questo loro
appello non deve cadere nel vuoto, tutti noi che abbiamo lavorato e che stiamo
lavorando per la nostra città, abbiamo il dovere di ascoltare e dare delle
risposte Se questo non sarà, la visibilità turistica, culturale, civile che
Tropea aveva acquistato con enormi sacrifici, andrà perduta. L’economia pur
fragile, che sostiene la nostra società e la fa crescere, cadrà in mano a chi la
vorrà usare solo per sé e non per il benessere e la crescita di tutti.
Chiedo a me stessa
e a tutti quelli che hanno a cuore le sorti della nostra città, un grande e
nuovo sforzo unitario, di partecipazione e di discussione per poter risolvere
i problemi gravi che ci affliggono. Chiedo che con mente sgombra da interessi
particolari, con realismo ci si faccia carico di tutto questo, prima che
l’inciviltà, l’ignavia, il menefreghismo, l’egoismo, ci sommergano.
C’è bisogno
insomma, a mio modo di pensare, che questa nostra città abbia la voglia di un
nuovo scatto d’orgoglio che le faccia recuperare quel primato che la connotava
in Calabria e nel mondo, per tornare ad essere la perla del Tirreno, punto di
riferimento di tutta la costa vibonese e della gente che da tutto il mondo
ancora oggi, nonostante tutto, viene a visitarla”.
Una presa di
posizione, quella della Cortese, che potrebbe scuotere qualcosa nel panorama
politico tropeano, aprendo la strada a nuovi scenari . |