Toto candidature
«AA cercasi sindaco per Tropea»

Si prevede una dura battaglia che coinvolgerà vecchi e nuovi amministratori

di Nello Maccarone

foto Salvatore Libertino

Se non si aprirà una finestra elettorale a novembre, le elezioni amministrative si svolgeranno nella prossima primavera e questo significa che, per un lungo anno, nei comuni commissariati, il discorso sarà uno solo: preparare le liste e scegliere i candidati. Vero è che   la campagna elettorale, a Tropea,  non ha trovato sosta neanche il giorno dopo le elezioni amministrative, con il sindaco appena eletto e la giunta in carica che prometteva “amministreremo  per i prossimi cinque anni, più altri cinque”. Con queste parole, tre anni fa,  aveva chiuso il discorso di ringraziamento alla città l’ultimo sindaco di Tropea Antonio Euticchio e ancora prima, quasi le stesse frasi erano state pronunciate dalla sindachessa che lo aveva preceduto a Palazzo Sant’Anna e che anch’essa aveva  visto  infrangersi sugli scogli delle “fughe” il sogno di concludere il mandato amministrativo senza realizzare tutte quelle promesse che ogni amministrazione vorrebbe portare a termine. Non si sa ancora quando i cittadini di Tropea saranno chiamati alle urne e nella città da circa un mese si sono insediati i commissari prefettizi, accolti con umori diversi dai cittadini mentre un pò tutte le forze politiche presenti in paese si sono da subito dichiarate pronte ad ogni forma di collaborazione nell’esclusivo interesse della città e soprattutto per affrontare le infinite problematiche estive. Sono sicuramente in tanti a vedere come un fatto non certamente positivo la “caduta” anticipata dell’amministrazione Euticchio proprio nel pieno dell’estate. Inutili, però, sono stati tutti i tentativi per rimandare soltanto di qualche mese la richiesta delle dimissioni del sindaco da parte dei suoi stessi consiglieri, che non hanno in alcun modo voluto sentire ragione. Ma, tant’è. Sempre molti, però, sono i tropeani convinti che i commissari in carica faranno di più e meglio della vecchia amministrazione implosa prematuramente. Il  sindaco dimissionato dai suoi non ha, comunque, avuto  vita facile nemmeno da parte della variegata opposizione, che per tre anni ha combattuto una guerra senza  esclusione di colpi nei confronti dell’amministrazione e , alla fine, ha assistito da spettatrice allo spettacolo dello scioglimento del consiglio comunale per mano degli stessi uomini di Euticchio.  Euticchio che ha dovuto assoggettarsi, ma che, non certamente domo, intenderebbe restituire con gli interessi, nella prossima campagna elettorale, i colpi bassi ricevuti dai suoi più stretti collaboratori. Uno dei primi nomi, infatti, a circolare quale probabile candidato a sindaco è infatti proprio quello dell’ex primo cittadino, che sembrerebbe già intento a preparare una sua lista, questa volta, però, non obbligatoriamente civica, per rendere note alla città le cose che ha ricevuto in eredità dalle passate amministrazioni, il lavoro portato avanti dalla sua squadra che ha realizzato molte opere per la città ma anche e soprattutto per fare chiarezza sulle reali ragioni che hanno determinato la fine prematura del suo mandato. Si prevede, quindi, una dura battaglia tutta spostata sul fronte del centrosinistra, dove i conti si faranno in un corpo a corpo che coinvolgerà i vecchi amministratori, questa  volta, però, nemici in casa, armati non di fioretto, ma di scimitarre. Un fatto, questo, che potrebbe pesare, e non poco, sulla scesa in campo di altri personaggi del centrosinistra, a cominciare dallo stesso Giovanni Vecchio, che certamente non gradisce le divisioni interne al Pd e che vorrebbe un partito unito ed uno schieramento compatto ed allargato. Vecchio potrebbe essere quindi un altro  eventuale candidato di peso perché  ben visto e sostenuto da  un elettorato di centrosinistra e non solo, che vedrebbe  nell’affermato professionista un sindaco giovane,  all’altezza della città. Condizioni, quindi,  quelle della serenità politica, necessarie e indispensabili per costruire un’alternativa seria e credibile. Chi, invece, sembrerebbe, seppure riservatamente, deciso a non partecipare alla prossima tornata elettorale  pare sia Pasquale Orfanò  che, fino a questo momento, pur avendo moltissime chance  di affermarsi, ha simbolicamente messo i tappi alle orecchie e non ascolta gli inviti a scendere in campo, quale che sia lo schieramento. Scaramanzia, prudenza, timori nascosti? Mah, certo è che, siccome è persona conosciuta per la fermezza delle sue convinzioni, c’è da credere che difficilmente potrà cambiare idea. Ma, in politica, si sa, mai dire mai. Vedremo. Fra i papabili candidati i cui nomi stanno circolando in queste ore in città, c’è anche quello dell’ex sindaco Gaetano Vallone che sembrerebbe intenzionato anche lui ad essere della partita. Una candidatura, quella di Vallone, che anche  nelle scorse elezioni era stata data per sicura e che all’ultimo invece era sfumata. Ma il suo nome, come quello degli altri, trova anche qui i favorevoli ed i contrari. Dalla sua avrebbe infatti il sostegno dei vecchi aficionados che sperano di rimettere in sella il vecchio sindaco, mentre contro di lui, a detta di molti,  pesa certamente non soltanto la non più giovane età ma soprattutto l’idea che difficilmente potrebbe, qualora trovasse consensi, veicolare quel cambiamento di cui la città avrebbe bisogno per compiere quel salto di qualità finora mancato.