Riuscita la serrata promossa dall' ASCOT

Smisurato l'aumento di oltre il 40% della tassa sui rifiuti solidi urbani

Chiusura condivisa da oltre il 90% dei soci

di Caterina Pandullo

foto Salvatore Libertino

“E’ la prima volta che a Tropea si verifica una simile forma di protesta e soprattutto un’adesione così massiccia e compatta di tutta la categoria”. E’ stato questo il commento della giovane presidente dell’Ascot Deborah Valente che ha accolto alla biblioteca comunale la numerosa schiera di commercianti che ha tenuto chiuso il proprio negozio  per tutta la mattinata e diversi cittadini accomunati dalla stessa disapprovazione verso “l’irragionevole e smisurato aumento di oltre il 40% della tassa sui rifiuti solidi urbani” imposto dall’amministrazione Euticchio. La serrata è stata condivisa da oltre il 90% dei soci e totalmente (tranne un solo caso) dai gestori dei bar che nel corso della riunione protrattasi per circa due ore, hanno elencato le loro lamentele alla presenza del rappresentante inviato dall’architetto Tucci, responsabile dell’ecosportello della provincia di Vibo Valentia. L’associazione infatti intende avvalersi della collaborazione dell’architetto per individuare le azioni realizzabili nell’immediato riguardo la raccolta differenziata. Presenti  all’incontro anche Saverio Ciccarelli direttore del mensile “La Piazza” e vice presidente dell’Ascot e l’ex vicesindaco, uscito dalla maggioranza Nino Macrì,  che però ha chiesto, insieme alla presidente,  che il suo intervento non sia divulgato perché, in clima di campagna elettorale,  potrebbe essere strumentalizzato (ciò confermerebbe la notizia di una sua candidatura tra i candidati alla Provincia tra le file del PDL, dove recentemente è passato dall’UDC, di cui era segretario cittadino). I commercianti hanno tenuto a sottolineare che la loro protesta non riguarda tanto l’esoso aumento quanto la mancata erogazione del  servizio previsto  per  la stagione estiva 2007  ed inoltre il mancato avvio della raccolta differenziata tanto propagandata.  Riguardo il primo punto la presidente ha informato i soci che è possibile proporre ricorsi individuali al giudice di pace per ottenere un rimborso che può arrivare al 40% della somma pagata. Un altro timore, hanno aggiunto i commercianti, è l’aumento anche della tassa sull’acqua, dato ormai per certo, per cui, ha affermato più di un gestore,   “tra imposta sul suolo pubblico, sulla spazzatura e sull’acqua saremo costretti a chiudere l’attività”. La presidente ha ancora insistito sulla necessità di un lavoro sinergico con l’Amministrazione  per migliorare la qualità e l’organizzazione dei servizi e per disciplinare le problematiche del commercio, che insieme al turismo, rappresenta la fonte primaria dell’economia tropeana stigmatizzando la solita frase degli amministratori  che “i commercianti non rispettano le regole”e  invitandoli a non generalizzare ma a  punire chi lo fa. A margine dell’incontro sono emerse anche le forti preoccupazioni per lo stato di abbandono del paese che, alle porte  della stagione estiva, deve risolvere le urgenti problematiche riguardanti i parcheggi, la segnaletica, l’”ecomostro” della scala della villetta del Cannone, la messa in sicurezza del lungomare e delle strade provinciali, in primis la 522, da tempo chiusa al traffico. “Altro che riconquista delle cinque  Vele, hanno affermato in tanti, se continua così sarà difficile anche mantenere le attuali tre!” Infine è stato criticato l’aumento delle indennità degli amministratori. Il sindaco Antonio Euticchio avrebbe dichiarato di “essere a fianco dei commercianti” giustificando l’aumento in vista di un miglioramento dei servizi per l’imminente stagione estiva.