Associazione Commercianti
Far vivere Tropea anche d’inverno, l'appello del presidente Deborah Valente
Programmate una serie d’iniziative fino a Natale

di Caterina Pandullo

foto Salvatore Libertino

Tropea - “Devo ammettere che è estremamente difficile riunire i commercianti” è stato l’amaro incipit con cui la presidente Deborah Valente ha illustrato l’ultimo incontro avvenuto ieri con i pochi rappresentanti della categoria. Sicuramente, dopo l’estate,  il calo delle presenze nell’assemblea mensile si può considerare fisiologico, ha notato, però è fondamentale che i commercianti siano responsabilmente consapevoli  che la loro presenza è indispensabile se veramente si vuole fare per tempo una buona programmazione. Stigmatizzando il comportamento di  diversi esercenti che si lasciano andare a critiche gratuite e a distanza non supportate da una loro concreta partecipazione alla vita dell’associazione, la Valente tiene a precisare di non essere disponibile ad accogliere le richieste della categoria se queste vengono presentate nel mese di marzo e se sono sollecitate da esigenze personali perché lo scopo dell’associazione è quello “di essere uniti e di difendere gl’interessi di tutti”, perciò insiste a rivolgere un accorato invito a partecipare numerosi per individuare insieme le strategie e le iniziative più opportune per rivitalizzare il paese e la loro attività. Già da adesso infatti quasi tutti i negozi di sera hanno cominciato a chiudere riproponendo il desolante aspetto di un paese morto che ha caratterizzato  tutto il periodo invernale. L’obiettivo dell’associazione è quello di “far vivere Tropea anche d’inverno e perciò abbiamo programmato una serie d’iniziative fino a Natale che presto renderemo note”. A questo punto la giovane presidente non si esime dal criticare l’amministrazione comunale ricordando di avere avuto ben dieci incontri col sindaco senza riuscire ad avere risposte concrete alle varie richieste, tra cui la definizione di  quelle regole “che quasi tutti quest’estate non hanno osservato, ma solo in pochi sono stati sanzionati con la chiusura dei locali”. E uno strale è rivolto anche all’assessore al turismo al quale viene chiesto di sapere “quali iniziative sono state specifiche del suo assessorato, senza elencare quelle fatte dalle altre associazioni”. E ancora “a livello politico vediamo solo litigi e fratture annunciate e ricomposte riguardanti loro beghe interne senza alcuno spazio per le problematiche del paese che questa estate non è scoppiato grazie al calo delle presenze”. Ritornando sulla necessità di fissare regole per la buona vivibilità dei cittadini, la presidente evidenzia che durante il pomeriggio in piazza Vittorio Veneto “c’è Beirut con bombette e petardi e nessuno interviene, come pure nessuno interviene sugli ambulanti che riempiono il paese anche se  l’ordinamento comunale prevede per loro il divieto di vendita”.