Fede e dintorni

Vivere degnamente l’ordinario

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Vivere degnamente l’ordinario.

– Anche la liturgia ci richiama al tempo ordinario. Infatti con la Pentecoste è terminato il ciclo pasquale e la liturgia ci invita a vivere il tempo ordinario caratterizzato dal colore verde dei paramenti.
– Ed anche nella vita di ogni giorno tutti siamo chiamati a vivere degnamente l’ordinarietà, con una fedeltà ai propri impegni da far diventare straordinario quello che è ordinario.
– A dire il vero, riesce difficile immaginare anche a noi quanto possa essere straordinario l’ordinario vissuto nella semplice quotidianità.
– Ma è nella ordinarietà della vita quotidiana che si sviluppa la vocazione fondamentale del cristiano: essere testimone dell’amore concreto, vissuto giorno per giorno.
– Uomini che sono mariti, papà, lavoratori fuori casa che ogni giorno “fanno le stesse cose”. – Donne, mogli e mamme che di gran carriera sgroppano tutto il giorno per far quadrare la vita familiare.
– Bruno Ferrero, autore salesiano, in una piccola storia sul giudizio universale riportata oggi, ci sollecita, col sorriso, ad affrontare con amore la quotidianità. Infatti tutto il nocciolo è nell’amore, perché con l’amore anche le azioni più ordinarie si vestono di straordinarietà, anzi di infinito.

Una casalinga al giudizio universale.
Dopo una vita semplice e serena, una donna morì e si trovò subito a far parte di una lunga e ordinatissima processione di persone che avanzavano lentamente verso il Giudice Supremo.
Man mano che si avvicinava alla mèta, udiva sempre più distinta­mente le parole del Signore.
Udì che il Signore diceva ad uno: «Tu mi hai soccorso quando ero ferito sull’autostrada e mi hai portato all’ospedale, entra nel mio Paradiso».
Poi ad un altro: «Tu hai fatto un prestito senza interessi ad una vedova, vieni a ricevere il premio eterno».
E ancora: «Tu hai fatto gratuitamente operazioni chirurgiche molto difficili, aiutandomi a ridare la speranza a molti, entra nel mio Regno».
E così via.
♦ La povera donna venne presa dallo sgomento perché, per quanto si sforzasse, non ricordava di aver fatto in vita sua niente di eccezionale.
Cercò di lasciare la fila per avere il tempo di pensare, ma non le fu assolutamente possibile: un angelo sorridente ma deciso non le permise di abbandonare la lunga coda.
Col cuore che le batteva forte, e tanto timore, arrivò davanti al Signore. Subito si sentì avvolta dal suo sorriso.
«Tu hai stirato con amore tutte le mie camicie… Entra nella mia felicità».
(fonte: Bruno Ferrero, C’è qualcuno lassù).

♥ Qualunque cosa facciate, fatela di cuore, come per il Signore e non per gli uomini.
(San Paolo ai Colossesi 3, 23).

Una piccola grande preghiera – Signore, fa’ che la solidarietà e la generosità, l’accoglienza e l’ascolto siano i super-poteri degli eroi di domani. Amen.

Nella ordinarietà della vita quotidiana si sviluppa la vocazione fondamentale del cristiano: essere testimone dell’amore concreto, vissuto giorno per giorno nei piccoli gesti. Nell’amore e con l’amore anche le azioni più ordinarie si vestono di straordinarietà, anzi di infinito. Perciò tutti siamo chiamati a vivere degnamente l’ordinarietà quotidiana: è la via di di tutti noi.

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