Il famoso critico d’arte si è recato al Santuario di M. S. di Portosalvo per ammirare le opere del Guarino
«Il nome del Paese, Parghelia, è un nome evocativo, greco, pieno di poesia. Non sembra di essere in Calabria». La spiaggia di Michelino «un luogo meraviglioso»
Il critico d’arte Vittorio Sgarbi oggi ha presenziato al Tribunale di Vibo Valentia quale testimone della tesi della difesa di Danilo Fiumara, imputato nel processo “Overing”, procedimento che vede alla sbarra una presunta organizzazione dedita al narcotraffico internazionale. Dopo la deposizione, Sgarbi, accompagnato da due collaboratrici e dall’autista, ha deciso di visitare la costa degli Dei, e in particolare Parghelia. Il famoso critico d’arte ha voluto far visita al Santuario di Maria Santissima di Portosalvo, soffermando la sua attenzione in particolare sulle opere del Guarino, «un gruppo abbastanza omogeneo di opere napoletane» come ha poi spiegato. «Il nome del Paese, Parghelia, è un nome evocativo, greco, pieno di poesia. Non sembra di essere in Calabria» ha affermato. È stato poi accompagnato sul Belvedere della famosa spiaggia di Michelino, fiore all’occhiello della costa degli Dei, che ha definito «un luogo meraviglioso». Il professor Sgarbi ha poi chiesto informazioni sulla spiaggia (Michelino, lo ricordiamo, è una spiaggia libera) perché ha intenzione di venire in vacanza «nel mese di maggio o giugno, in bassa stagione, per godere di questa meraviglia». Poi il ritorno in Paese a gustare un gelato al fiordilatte «buonissimo» nel rinomato Bar Mazzitelli “Pepè”, e i saluti. «Un saluto al popolo che sorge» ha poi detto Sgarbi sorridendo, prima di salire in macchina, citando una scritta del Ventennio impressa in un muro. Chissà cos’avrà voluto dire.