Nel consiglio comunale del 17 luglio 2013 approvato lo schema di convenzione e lo statuto
Una vittoria per l’amministrazione Vallone e, in un certo senso, per tutti i cittadini che aspettavano, ormai da due anni la risoluzione del problema
La “questione porto”, la soluzione di quella che passa agli onori della cronaca.
È stato infatti approvato, nella seduta di ieri mattina, tra animi infuocati e qualche parola di troppo, lo schema di convenzione e lo statuto che porterà l’approdo cittadino alla nuova gestione della società Porto di Tropea spa.
Un consiglio comunale a tratti concitato, in cui maggioranza e opposizione si sono colpiti ripetutamente a colpi di polemica e provocazioni, le stesse cui tutti i tropeani si sono purtroppo abituati. Dibattito politico a parte, il porto della città passerà, tra pochi giorni, giusto il tempo per la firma della convenzione e per le pratiche burocratiche da sbrigare, alla società “porto di tropea spa”, che vedrà tra i suoi esponenti il gruppo Galluzzi, cognome di punta che gestisce anche il grande porto di Salerno. Evidente, invece, la delusione del gruppo di minoranza Passione Tropea, guidata dal capogruppo Adolfo Repice, da sempre contrario alla soluzione che l’attuale amministrazione ha voluto perseguire. L’indizione di un bando europeo è stato, anche oggi, il punto sul quale la minoranza ha maggiormente insistito, senza, però, riuscire a spuntarla. Tropea, adesso, freme affinché i tempi, dopo due lunghi anni di attesa, siano brevi per la ripresa dell’importante infrastruttura e per la messa in moto dello strumento più rilevante della città. Luglio è giunto quasi al termine, agosto è vicino, il porto è ancora lì, abbandonato e aspetta di essere rimesso a nuovo.