Stop a gatti randagi

Arriva a Tropea “Mondo animale”

Verranno catturati e sterilizzati

Tre giorni dedicati alla castrazione dei gatti randagi a Tropea. Questo il progetto di alcuni volontari del casertano che, riunitisi in una fondazione, hanno come obiettivo quello di «fare il possibile per promuovere il rispetto verso gli animali». Con un’azione straordinaria già portata avanti in svariate città d’Italia, come Roma, Venezia, Letojanni, San Giorgio del Sannio, Ladispoli, Castel Volturno e le Tremiti, i volontari della fondazione Mondo Animale provvederanno quindi a mettere in atto la sterilizzazione gratuita sulle colonie di gatti randagi della cittadina tirrenica. Tale azione avverrà tra martedì 24 e venerdì 27 febbraio e, secondo quanto dichiarato dalla fondazione nel manifesto che la pubblicizza, ha ricevuto l’avallo del Comune di Tropea, che oltre ad aver «dato autorizzazione del progetto chiede ai cittadini di segnalare colonie feline da sterilizzare».
L’intervento verrà effettuato «nel rispetto delle regole di igiene e sterilità, ma soprattutto del benessere degli animali», anche se «la maggior parte degli animali da trattare sono selvatici» e quindi devono essere catturati «con trappole, non si fanno toccare e non si fanno visitare prima dell’intervento». Per tale motivo è impossibile sottoporli allo screening ematologico e biochimico comunemente consigliato per i gatti padronali e quindi «si deve comunque praticare l’anestesia».
Gli interessati devono perciò sapere che «sulla base delle statistiche di mortalità dei gatti operati dai veterinari della “Lega pro animale” sia per problemi cardiaci, respiratori oppure per insufficienza epatica o renale», riporta il manifesto, «c’è un rischio» che si attesta sotto l’uno per mille.
Chissà cosa penseranno, di questa iniziativa, tutti gli abitanti del centro storico, abituati da sempre alla presenza dei piccoli felini. Una delle caratteristiche più particolari di Tropea, infatti, è quella di essere caratterizzata dalla nutrita presenza di questo animale, che tanto randagio non è, visto che molti esemplari sono abitudinari di alcune zone in particolare e ricevono cibo e cure amorevoli dagli abitanti del centro. Secondo quanto riporta, ad esempio, lo studioso di storia patria Toruccio Libertino, Tropea è stata indicata in qualche guida americana come il “paese dei gatti”. «Qui vivono bene e si muovono a proprio agio – ha scritto Libertino sulle pagine di Tropea Magazine – forse perché per certi versi sono simili all’indole degli abitanti che per secoli li hanno voluti, adottati e viziati. Assomigliano molto al loro modo di fare. Un po’ pigri, un po’ sornioni». Gli stessi tropeani, riconoscendo l’utilità di avere dei gatti nei paraggi delle loro abitazioni contro ratti e altri animaletti, viziavano i gatti del centro. «Ospitalità sacra quindi – prosegue Libertino -, se si pensi che ogni volta che veniva costruita una porta oppure un portone, la prima cosa che si doveva fare era quella di praticare nelle vicinanze un’apertura esclusiva per il gatto». Per leggere l’articolo, corredato da una ricca galleria fotografica e che descrive in dettaglio anche la razza dei gatti che abitano le “vinee” di Tropea, è possibile visitare la pagina web presente all’indirizzo: http://www.tropeamagazine.it/gatti.

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it