Ancora due mesi prima di conoscere il futuro della città
Il Tribunale Amministrativo Regionale di Catanzaro ha rinviato il suo pronunciamento in merito alla sentenza relativa al ricorso elettorale presentato dalla lista “Uniti per la Rinascita – con Gaetano Vallone sindaco” e dal consigliere provinciale Giovanni Macrì contro l’amministrazione comunale di Tropea, all’indomani dal risultato delle elezioni del 29 Marzo 2010. Salvo nuovi colpi di scena, il Tar si pronuncerà il 3 dicembre.
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Alternativi. Così si definiscono i membri di PubbicaMente, il comitato costituitosi qualche mese fa a Tropea in vista delle elezioni comunali. Questo è stato il loro slogan sin dall’inzio, cioè di essere alternativi “a teoremi concepiti nell’ottica di creare o consolidare veri e propri micro e macrosistemi di potere”, a contrapposizioni, ostilità, divisioni, disgregazioni, “che sono la proiezione di una società ammalata, incapace di guardare al futuro” e “di individuare e valorizzare risorse proprie”. E’ con queste parole che si apre un manifesto affisso ieri lungo le strade della cittadina tirrenica, con il quale il comitato inizia a comunicare con la popolazione che ancora non ne conosce i principi e, probabilmente, per preparare gli iscritti a quella che sarà limminente scelta di campo. Prendendo inoltre le distanze da coloro che alimentano una stratificazione sub-culturale “per mezzo di clientele, proteggono gli amici, minacciano, emarginano, tentano di zittire, di delegittimare”, i giovani di PubblicaMente pensano “che sia il momento di mettere a disposizione degli altri e della città la passione per il dialogo, per l’ascolto, per il senso critico”
Dopo le recenti dichiarazioni del sindaco Antonio Euticchio, sulla polemica scaturita dalla bollente situazione degli alloggi in località Vulcano, non poteva farsi attendere la risposta di Giovanni Macrì, capogruppo della forza di minoranza “Identità in progress”. «Ringrazio il sindaco – esordisce Macrì – per l’opportunità che mi offre di ricorrere alla stampa per narrarne le gesta. La recente nota a sua firma ricorda la scena del film “Totò, Peppino e la malafemmina”, in cui Peppino diceva a Totò “ho detto tutto” senza aver detto nulla. Effettivamente Euticchio, prima di replicare, non ha avuto l’accortezza di leggere la mia nota.
Credo che non tutti percepiscano il momento difficile che stiamo attraversando, o quanto meno, molti subiscano gli effetti della crisi economica e politica che così tanto ha destabilizzato le fasce più deboli della popolazione, ma è mancata la lucidità, nell’analisi delle cause e delle possibili soluzioni credibili.