Politica

Vallone interviene sulla questione Fogna

“Repice, cerca di arrampicarsi sugli specchi”

Liquami fognari riversatesi nello specchio d’acqua di mare del Porto

In merito alla fuoriuscita dei liquami fognari dalla condotta centrale e riversatesi nello specchio d’acqua di mare del Porto di Tropea, l’assessore all’ambiente Tonino Simonelli sembra quasi autodefinirsi eroe per essersi interessato, sera di Mercoledì 16 Marzo 2011, a riattivare le pompe di sollevamento e quindi disinnescare la vera bomba ecologica, che comunque è scoppiata all’interno del porto fin dal 18 Febbraio scorso e i cui effetti inquinanti si protrarranno chissà  per quanto tempo ancora, essendo lo specchio d’acqua al riparo di correnti in grado di disperdere i prodotti inquinanti in un ragionevole arco di tempo.
Perché aspettare più di un mese per risolvere un problema così banale e di facile soluzione, ma al contempo di così alto grado di pericolosità per la salute pubblica?
Perché il sindaco era assente come al solito comodamente adagiato in altre comode poltrone in quel di Torino?
E non è un bene se stare lontano da Tropea significa produrre meno guai?
E non c’era il vice sindaco a sostituirlo?
E più che il vice sindaco non c’era l’assessore Simonelli con delega all’ambiente che adesso vuole abbracciare la palma dell’eroe?
Ma il sindaco Repice, leggo in data 1Marzo 2011 su tutti i quotidiani locali, cerca di arrampicarsi sugli specchi e dichiara: “se oggi il problema della fogna esiste non può di certo essere imputato a questa amministrazione; si è arrivati a questo perché in passato hanno sbagliato tutte le pendenze….quello non era il posto ideale per mettere le fogne.”
Ho detto che se il sindaco sta lontano da Tropea combina meno guai. Aggiungo: se tace ne combina ancora di meno.
Ignora il sindaco che le pompe di sollevamento servono proprio per sollevare i liquami ed eliminare quindi le differenze di quota.
Ignora il sindaco che quando nel 1993 mi sono insediato alla guida della città, il depuratore consortile che avrebbe dovuto accogliere i liquami (oltre a quelli di Tropea), di Parghelia, Zambrone, Drapia, Zaccanopoli, era stato progettato (e pronto per la gara d’appalto) a 30 metri dal cancello del Porto. Mi sono opposto con determinazione e sono riuscito a dirottare l’ubicazione a monte, oltre il ponte della ferrovia, ai piedi della collina di Drapia; in questa operazione ho avuto il conforto e l’appoggio incondizionato dell’allora Sindaco di Parghelia Prof. Pungitore, altrimenti avremmo avuto (a bella vista accanto al nostro fiore all’occhiello, il Porto) un ancor più capiente cloaca massima 2^ edizione dopo il dimesso depuratore comunale in Marina del Convento, ai piedi della struttura più prestigiosa della città, l’Hotel Rocca Nettuno.

Gaetano Vallone
Già Sindaco della città ed attuale capogruppo
di “Uniti per la Rinascita”

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