L’opposizione non era presente venerdì scorso
«La legalità si tutela con le parole e non con i fatti»
«Assenti perché insofferenti a stare vicini a chi tutela la legalità con le parole e non con i fatti»: con queste dure parole il gruppo consiliare di minoranza “Uniti per la Rinascita” spiega la scelta di non partecipare al convegno sulla legalità organizzato venerdì scorso dal sindaco Adolfo Repice. Gli uomini di Gaetano Vallone non ce l’hanno, quindi, con gli «illustri relatori», ai quali al contrario rinnovano la propria vicinanza con «l’agire quotidiano nella battaglia a tutela della legalità», già dimostrata in passato «pagando di persona» e ai quali confermano la loro «disponibilità oggi con maggiore determinazione di prima». L’accatto al sindaco era stato già lanciato dal gruppo di Vallone con un manifesto murale due giorni prima della data in cui si è tenuto l’evento.
Tuttavia, il gruppo d’opposizione ritiene che quanto è stato detto dal coordinatore del Pdl Valerio Grillo in occasione del suo intervento al convegno «sia stato molto eloquente», avendo «intrattenuto l’uditorio sul rispetto della legalità da parte di tutti i rappresentanti delle Istituzioni pubbliche», in particolare quando ha affermato che «non ci deve essere nessuno che si sottragga alle regole e tanto vale sia per i magistrati, sia per i politici, i quali non devono pensare che le regole e le leggi valgano solamente per i cittadini». Secondo i consiglieri di minoranza «l’esempio è la leva insostituibile che educa il cittadino alla legalità» e perciò esortano il sindaco e l’amministrazione di Tropea a essere d’esempio, prima di organizzare convegni sulla legalità, nell’amministrazione della cosa pubblica: «rispetti le regole sugli appalti – concludono – , non emetta procedimenti illegittimi di comodo, non emetta ordinanze in violazione di leggi e regolamenti». Secondo la minoranza, insomma, bisogna lasciar perdere le intenzioni che lasciano il tempo che trovano, perché a Tropea «servono i fatti».