Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Uomo, quando diventerai nuovo?
Fare l’esperienza della Pasqua, significa voler davvero diventare uomini nuovi. Il mistero pasquale della morte e risurrezione di Cristo è l’occasione e il mezzo per l’uomo di ogni tempo per affrontare in modo nuovo la realtà di questo mondo ferito dal peccato. – La logica della Pasqua è questa. Pur sembrando un paradosso, Dio ha fatto in modo che un crimine, religioso e politico, sia diventato un gesto di redenzione per l’umanità, mostrando così che il suo amore supera ogni logica umana. – Il Cristo che risorge cambia la vita dei suoi apostoli apostoli e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. A Dio nulla è impossibile e all’uomo che confida in lui egli dona la possibilità di scorgere la realtà di ciò che agli occhi scettici appare solo una fantasia assurda.
Dal Vangelo di questa domenica (Luca 24,35-48)
♦ In quel tempo, i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus narravano agli Undici e a quelli che erano con loro ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto Gesù nello spezzare il pane.
♥ Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho».
Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
♥ Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi».
♥ Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Uomo, se ci sei, dammi un segno!
«Da qualche parte ho letto: “Dio c’è, io l’ho incontrato!”.
Questa poi! La cosa mi sorprende! Che Dio esista, è fuori discussione! Ma che qualcuno l’abbia incontrato prima di me, questo sì che mi sorprende! Perché io ho avuto il privilegio d’incontrare Dio proprio nel momento in cui dubitavo di lui!
Nella Lozère, regione della Francia, in un paesino abbandonato dagli uomini, passavo davanti alla vecchia chiesa e sono entrato…
E lì sono rimasto abbagliato… da una luce intensa… insostenibile! Era Dio… Dio in persona… Dio che pregava!
Mi sono detto: Ma chi sta pregando? Mica pregherà se stesso?
No! Pregava l’uomo. Pregava me!
Diceva: “O uomo! Se ci sei, dammi un segno!”.
Ho detto: “Dio mio, eccomi qui!”.
Lui ha detto: “Miracolo! Un’umana apparizione!”.
Gli ho detto: “Ma Dio mio… come puoi dubitare dell’esistenza dell’uomo, visto che sei tu che l’hai creato?”.
Mi ha detto: “Sì… ma era da così tanto tempo che non ne vedevo uno nella mia chiesa… che mi sono chiesto se non fosse una fantasia!”.
Gli ho detto: “Eccoti rassicurato, mio Dio!”.
Mi ha detto: “Sì! Ora potrò dire a loro lassù: l’uomo c’è, l’ho incontrato”»
(Raymond Devos in Osservatore Romano, 13 aprile 2018).