Parla l’ex consigliere
La lettera di Mimmo Tropeano
Sulla caduta e sul fallimento dell’Amministrazione comunale guidata da Antonio Euticchio non voglio ritornare per non alimentare polemiche ed ulteriori veleni. E’ nota la mia posizione politica come quella di Pasquale Orfanò, già capogruppo della formazione consiliare “Tropea per l’Unione” e del consigliere provinciale Giuseppe Rodolico. Fin dall’inizio, abbiamo ritenuto l’Amministrazione appena giunta al capolinea, incapace di governare la città di Tropea. In questo periodo, occorre riflettere ed iniziare una fase di approfondita analisi dei problemi. Occorre guardare al futuro con spirito costruttivo, cercando di evitare gli errori degli amministratori del passato per imprimere – finalmente – una svolta epocale alla città, mettendo al primo posto l’interesse, il bene della comunità e non quello personale o di carriera. Intendere la politica, dunque, come un autentico servizio, una missione. Tropea è affetta da molti problemi e, per avviarli a soluzione, è necessario un programma, un progetto integrato di interventi capaci di far conseguire alla città dignitosi livelli di vivibilità sociale, culturale, urbanistica ed economica. Un programma pluriennale che riassuma linee differenziate e riesca a coniugare gli obiettivi di trasformazione di lungo periodo con la concretezza e l’immediatezza degli interventi. Occorre agire seriamente ed attivamente per prefigurare e costruire un futuro per Tropea. La città, infatti, ha bisogno di un vero e proprio piano strategico, in grado di dare risposte alle legittime e sempre più pressanti istanze dei cittadini. Un piano in grado di confrontarsi con le sfide che provengono dalla crisi sociale ed economica, capace di ridurre alla ragione ed al possibile le domande radicali che emergono e devono misurasi con un difficile momento storico, proponendo soluzioni concrete, largamente condivise, senza inutili radicalismi di destra e di sinistra. Un piano della città considerata nel suo insieme, che nasca dalla concertazione, dal confronto, dalla condivisione e dal contributo di numerosi soggetti politici. Lo scenario verso il quale Tropea deve proiettarsi è quello di una cittadina caratterizzata da una pronunciata identità culturale e turistica. Ciò vuol dire orientare, qualificare, sviluppare la gestione del territorio, l’organizzazione dei servizi, la base economica locale in modo da iniziare a creare un modello si sviluppo durevole e sostenibile che elevi la cultura etica della vita. Occorre, insomma, una strategia complessiva, organica che metta in primo piano la valorizzazione del patrimonio storico, culturale, ambientale, quale strumento per affermare l’identità locale, elaborando e mettendo in atto adeguate politiche sociali. Si deve promuovere il protagonismo di famiglie, di giovani e anziani per infondere fiducia e sostegno ad ogni forma di partecipazione, al senso di appartenenza, allo spirito comunitario, in modo da creare per la città e per i suoi cittadini un modello di vita migliore, mettendo a frutto tutte le risorse disponibili.