Politica

Una iniziativa assunta in tutta fretta

Dimensionamento Scolastico per l’anno 2016/17

A tutt’oggi nessuno è in grado di sapere se il nuovo Dimensionamento scolastico rifletta le reali problematiche all’interno della scuola

Antonio Piserà, Referente Provinciale di Vibo Valentia – foto Stroe

L’iniziativa assunta in tutta fretta, alla chetichella, poco prima di Capodanno dal presidente della Provincia di VV relativa alla stesura del nuovo Dimensionamento Scolastico per l’anno 2016/17 non sembra possa configurarsi, sotto il profilo del metodo e del merito, come obiettivo teso ad incrementare ed a qualificare l’offerta scolastica oltre che a salvaguardare la tutela professionale di tutte quelle figure che a vario titolo fanno parte integrante della scuola , soprattutto la salvaguardia dei diritti dei bambini, i primi in caso di iniziative importanti a dover trarre benefici dai servizi erogati.
A tutt’oggi nessuno è in grado di sapere se il nuovo Dimensionamento scolastico rifletta le reali problematiche all’interno della scuola, se, in sostanza, porterà quel salto di qualità dei servizi scolastici, se la riqualificazione sbandierata è solo un miraggio e un specchietto per le allodole da illudere solo gli sprovveduti, oppure un atto concreto da sperare che per il futuro nella scuola saranno possibili grandi interventi innovativi, tali da renderla altamente efficiente ed efficace. Tutto questo sarebbe dovuto emergere con chiarezza dall’atto organizzativo. Invece solo retorica indecente.
Si è preferito invece il mutismo, la segretazione per cui siamo stati tutti costretti ad accogliere l’importante strumento organizzativo a scatola chiusa. Chi ha a cuore le sorti della scuola pur tuttavia non si rassegna anche perchè avrebbe voluto essere messo nelle condizioni di sapere se il ridimensionamento assunto dal presidente della Provincia sia in sintonia con le linee guida dell’Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione e se si ponga, come sembrerebbe dalle rivelazioni dei pochi intimi che hanno avuto il privilegio di redigere la bozza, in palese contraddizione con le indicazioni ministeriali.
Quello che comunque appare come una macroscopica scorrettezza -e non solo-, è il fatto che un importante provvedimento è stato definito senza la necessaria, ancorchè non vincolante, preventiva concertazione con la Conferenza dei sindaci, quantomeno dei sindaci interessati, delle forze politiche e sindacali che se responsabilizzati avrebbero potuto apportare suggerimenti e correzioni.
Solo attraverso il contributo di queste figure istituzionali, difatti, sarebbe potuto emergere un modello organizzativo adeguato alle esigenze del territorio.
Nel caso in ispecie, invece, si è voluto privilegiare in modo particolare e sfacciato due comuni- (Briatico e Zungri) – entrambi divenuti sede di Istituto Comprensivo senza tenere in alcuna considerazione eventuali conflitti di interesse, atteso che i due comuni elevati a rango e livello superiore, sotto il profilo politico-amministrativo e gestionale, sono retti, rispettivamente, dal presidente e da un consigliere della Provincia.
Non v’è dubbio che il provvedimento organizzativo adottato si configura come l’ultimo colpo di coda di una Amministrazione provinciale deficitaria e imbelle, inadeguata sotto l’aspetto
gestionale, rispondente solo ad interessi particolari oltre che ad abuso d’ufficio e a falso ideologico.
E’ comunque la solita storia: la politica può tutto, anche distorcere interpretazioni di norme di legge, inventare provvedimenti ad “usum delphini”, elargire favori sulla base del “do ut des”,ma non può in assenza di scelte trasparenti, determinare quel salto di qualità che consente di dotare la scuola di un sistema organizzativo tale da favorire il riordino del servizio scolastico su tutto il territorio provinciale per dare ad esso criteri di competitività e di efficienza attraverso una razionale pianificazione della struttura organizzativa in grado di fissare obiettivi, programmi e modalità di svolgimento delle attività scolastiche, il tutto nell’esclusivo interesse dei cittadini- L’invito è a quanti, istituzioni comprese, hanno a cuore le sorti della scuola affinchè si mobilitino per isolare tutti coloro che attentano all’ordinato vivere civile nella Provincia e nella Regione. Noi ci faremo la nostra parte, opponendoci con ogni strumento nelle sede opportune.

Referente Provinciale di Vibo Valentia
Antonio Piserà

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Redazione
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