Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Una famiglia tutta per la Chiesa.
Claudio Buccarella è diacono permanente; la moglie Rita è impegnata nella pastorale in parrocchia. Hanno sette figli che a vari livelli anche loro sono attivi nelle attività in parrocchia e della vita quotidiana che la famiglia che vive inserita in un quartiere popolare e periferico di Roma: Pietralata. Una famiglia tutta per la Chiesa che vive in città. Una Chiesa formata da tutti.
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♦ Roma: la Chiesa nella Città – L’impegno di un diacono permanente e della sua famiglia.
Erano in Piazza san Pietro il 20 novembre. Hanno ricevuto dalle mani del Papa il documento di chiusura del Giubileo della Misericordia. È la famiglia Buccarella, della parrocchia di San Vincenzo Pallotti a Pietralata.
Sono stati intervistati per la trasmissione “Roma: la Chiesa nella Città”, condotta e curata da Fabrizio Mastrofini, in collaborazione con l’Ufficio Comunicazioni Sociali del Vicariato di Roma.
♦ Claudio Buccarella è diacono permanente; la moglie Rita è impegnata nella pastorale in parrocchia. Hanno sette figli che a vari livelli anche loro sono attivi nelle attività ed hanno partecipato alla puntata, andata in onda mercoledì 30 novembre.
L’intervista è cominciata ricordando le sensazioni e le impressioni del momento in cui il 20 novembre hanno avvicinato il Papa ed è proseguita con il racconto delle attività in parrocchia e della vita quotidiana di una famiglia che vive inserita in un quartiere popolare e periferico di Roma.
Claudio racconta della sua esperienza di diacono permanente, di come è maturata la sua scelta, dell’impegno e dei compiti che ha in parrocchia.
♦ Gabriele, uno dei figli, nota che vive “in un quartiere che ha bisogno di testimonianze. E in una famiglia ampia e impegnata pastoralmente come quella in cui vivo, sicuramente siamo molto stimolati e portiamo la nostra carica in tutti gli ambienti in cui ci troviamo”.
♦ Maria Laura, la maggiore dei figli, aggiunge che vivere in una famiglia impegnata nella pastorale ha portato ognuno “ad una presa di coscienza, nel tempo, e poi ad effettuare una scelta. La famiglia nell’insieme, e l’impegno dei nostri genitori, ha spinto ciascuno di noi alla ricerca, favorendo la crescita come persone”.
♦ Emanuele, il più piccolo dei figli, è voluto intervenire in trasmissione ricordando in modo particolare il contatto con il Papa il 20 novembre: “Sono stato molto felice anche se in quel momento preciso ero assai emozionato”.
♥ Rita, la mamma, spiega che la sua esperienza “è di una persona che impara sul campo. Ho imparato a crescere nella responsabilità fin quando ho avuto la prima figlia.
La nostra famiglia si è unita nella preghiera, ha favorito così la crescita interiore. Ed anche la preghiera è la risposta quando tanti vengono a parlare e a raccontare i loro drammi. Certo, dico sempre che con la preghiera non si mangia, però aiuta a far stare vicine le persone, aiuta a condividere, a sentirsi meno soli”.