Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Una croce da portare.
C’è chi cerca di distruggere la croce di Cristo. C’è chi si lamenta della croce ricevuta da Dio e chi invece prega perché la possa abbracciare e portare con amore. Il tema è importante per la spiritualità cristiana. C’è poi chi chiede dalla bontà del Signore di aver una croce da portare …
Masochismo? Se si guarda alla vita di tanti santi che hanno desiderato di soffrire con il Signore e per il Signore, concluderemmo che ci può stare anche questa opzione: chiedere una croce da portare. San Francesco di Sales ci incoraggia a prendere con fiducia e gioia la nostra croce quotidiana proponendo alla nostra attenzione una originale riflessione.
♦ “Fratello mio,
la sapienza eterna di Dio ha previsto fin dal principio la croce che Egli ti invia dal profondo del suo cuore come un dono prezioso.
Prima di inviartela, egli l’ha contemplata con i suoi occhi onniscienti, l’ha meditata nel suo divino intelletto, l’ha esaminata alla luce della sua sapiente giustizia. E le ha dato calore stringendola tra le sue braccia amorose, l’ha soppesata con ambo le mani se mai non fosse d’un millimetro troppo grande o di un milligrammo troppo greve… Poi l’ha benedetta nel suo nome santissimo, l’ha cosparsa col balsamo della sua grazia e col profumo del suo conforto…
♦ Poi ha guardato a te, al tuo coraggio…
Perciò la croce viene a te dal Cielo, come un saluto del Signore, come un’elemosina del suo misericordioso amore”.
Qui termina S. Francesco di Sales: quanta carica d’amore in ogni croce donata da Dio.
♦ Anche S.Agostino ha della croce quotidiana, dei dolori di ogni giorno, una visione stupenda. Se si ascolta quanto egli dice, non solo non chiedi a Dio di allontanarla, ma desideri fargli arrivare il tuo grazie, perché è senz’altro segno sensibile del suo amore per te, ma anche per te occasione preziosa di manifestare il tuo amore
riconoscente per lui.
♥ Anzi il santo aggiunge: “Chi non avesse nessuna croce dovrebbe chiederlo un dono così grande, altrimenti potrebbe dubitare dell’amore di Dio per lui.”
♦ Constatando la verità di queste espressioni dei santi, anch’io, nel mio piccolo, voglio credere e vivere l’amore di Dio che trasforma in bellezza di vita anche i momenti più neri della sofferenza.
♥ Prenderò allora la mia croce dalle mani di Dio, e in essa gusterò la carezza di Dio. Stringermi ad essa come ci si lega al sedile dell’aereo e ne sentirò la leggerezza.
L’amerò come l’amore più grande e scoprirò che in essa potrò rivivere e ritrovare il Risorto.