Anche quest’anno la Costa degli Dei si accinge ad ospitare centinaia di migliaia di turisti (fortunatamente i visitatori sono già iniziati ad arrivare) in modo del tutto approssimativo e non confacente alla fama internazionale faticosamente conquistata. Effettivamente, ad un significativo miglioramento della qualità delle strutture ricettive, che in molti casi sono arrivate all’eccellenza grazie all’impegno, non solo economico, di alcuni nostri straordinari imprenditori, non corrisponde uno sforzo coerente della politica. Evidentemente, a molti pseudo politici sfugge, tra le altre cose, che questa parte del Vibonese rappresenta il volano dell’economia provinciale, un’industria che, tra strutture ricettive ed indotto, riesce a garantire ad un territorio affamato di lavoro di che vivere. La politica, soprattutto provinciale e regionale, colpevolmente dimentica tutto questo! La rete viaria provinciale, in particolare le strade litoranee e tra tutte il tratturo della ex SS 522, è l’evidente testimonianza del totale disimpegno e disinteresse nei confronti di questa parte del territorio che, è bene sottolinearlo ancora, è una ricchezza ed un risorsa della Calabria. Ovviamente l’incuria si estende a tantissimi altri settori strategici; mi preme ricordare quello dell’edilizia scolastica col caso emblematico dell’Istituto Alberghiero di Tropea, ancor oggi privo di laboratori di cucina, che, se ci fosse un costante e concreto impegno economico da parte dell’Amministrazione Provinciale, potrebbe facilmente assurgere a scuola d’eccellenza, pronta a fornire altissime professionalità ad un mondo del lavoro tutt’altro che saturo ed in cerca piuttosto della qualità necessaria alla sopravvivenza dell’industria vibonese del turismo a fronte della concorrenza regionale, nazionale ed internazionale. La mancanza di infrastrutture essenziali poi, penso, ad esempio, ad un centro congressi degno di questo nome (colgo l’occasione per suggerire al Sindaco del Comune di Tropea di far di tutto per acquistare l’ex cinema Eliseo e riconvertirlo in sala multifunzionale prima che si verifichi l’irreparabile) impedisce la gratificazione delle varie richieste turistiche e ancor più sociali di una comunità che esige centri di aggregazione per un’autentica crescita umana.
La miopia e la latitanza delle istituzioni locali alimentano il degrado sociale e, conseguentemente, l’insicurezza, impedendo lo sviluppo del nostro territorio così da passare da un’apatica sopravvivenza ad un’esistenza dignitosa e dirompente.
Per una svolta decisiva urge una reale e competente rappresentatività regionale atteso che i protagonisti della politica regionale degli ultimi due decenni hanno dimostrato nei fatti incapacità interpretativa o addirittura cosciente disinteresse per quest’area geografica. La prova di tutto ciò è nei fatti: mi limito a citare, come caso emblematico, la vicenda STL (Sistema Turistico Locale) che vede l’arrogante e meschino tentativo di un Consigliere Regionale e della sua claque di scippare, per puri fini propagandistici ed elettorali, la costa del ruolo da protagonista che per ovvietà delle cose le compete; un intendimento che viene palesato in tutta la sua arroganza e senza alcun pudore portando a Filadelfia un evento (la tavola rotonda) che, ovviamente e naturalmente, avrebbe dovuto e potuto tenersi a Tropea o a Ricadi.
E’ giunto il momento, per la nostra zona, di alzare la testa e di impegnarsi in vista delle prossime elezioni regionali per ottenere, in tutti gli schieramenti che si andranno a contrapporre, quantomeno l’opportunità di una candidatura che dia la speranza di curare direttamente e non più per delega o interposta persona i propri bisogni. La mia riflessione non è frutto di meschino campanilismo, nasce, piuttosto, dall’amara osservazione dello statu quo. Chi avrà la capacità, l’onere e l’onore di conquistare uno scranno al Consiglio regionale della Calabria non potrà e non dovrà mai dimenticare di essere insieme rappresentante dell’intera Regione prima e di tutta la Provincia di Vibo Valentia poi. Certo è che se l’eletto sarà espressione del nostro territorio a differenza di quanto sino ad oggi avvenuto, non dimenticherà che in Calabria esiste anche la “Costa degli Dei” che potrà finalmente contare sulla paternità di un autore.