Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Un sogno quasi irragiungibile:
chiamarsi fratelli.
Le tristi vicende scatenate dal massacro di Charlie Hebdo, a Parigi, ripropongono antiche domande: quando gli uomini di tutto il mondo si sentiranno e si chiameranno fratelli? Quante strade dovrà fare ancora l’uomo per non usare più la violenza né delle armi né della derisione? – In realtà il cammino è già iniziato: chi cammina con Cristo, uomo vero e vero Dio, raggiunge la mèta ed è un uomo gradito a Dio… Ma a quanto pare il cammino è molto lungo.
In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: “Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?”.
Ma Gesù gli disse: “Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia”. Allora Giovanni acconsentì.
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
Ed ecco una voce dal cielo che disse: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto“. (Vangelo di Matteo 3,13-17)
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“L’amicizia: un continuo scambio e contraccambio di doni spirituali e materiali. Quando si tratta di persone generose, colui che dà prova una gioia più grande di colui che riceve.” (Giovanni Papini, 1881-1956).