Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Un Sinodo per aprire
gli occhi.
Il Sinodo sulla famiglia che oggi si chiude è stato come un aprire gli occhi della misericordia sulle tante miserie e sofferenze della famiglia in genere e di tante persone che vivono in situazioni “particolari”. Ma si devono aprire soprattutto “gli occhi della fede”. Perché avere paura di aprire i nostri occhi “ciechi” e i nostri cuori induriti?
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Dal vangelo di questa domenica, secondo Marco (Mc 10,46-52)
«In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada».
♥ La guarigione del cieco di Gerico per noi è chiarissima: chi grida a Cristo Gesù, anche nella notte più oscura vedrà la luce, apportatrice di gioia e di speranza, perché egli è stato inviato dal Padre per dissipare le tenebre e rischiarare la via, egli è il mediatore perfetto tra la nostra fragile umanità e la grandezza di Dio.
♥ L’evangelista Marco ci racconta la guarigione di Bartimeo, avvenuta poco prima che Gesù salisse a Gerusalemme per essere arrestato, condannato e messo a morte. Ottenuta la vista il cieco segue Gesù sulla via che lo conduce alla morte. Solo Cristo, luce del mondo, può offrire la risposta chiara e sicura ai tanti interrogativi che ci assillano anche in questo nostro tempo.
♥ La guarigione del cieco di Gerico diventa un segno per tutti noi: è infatti l’illuminazione del discepolo che è “salvato” dalla fede e che segue Gesù. Anche noi, con il battesimo, siamo stati “illuminati”; ora con il dono della fede siamo capaci di vederlo nei sacramenti, nei fratelli e nella vita d’ogni giorno.
♥ Il Sinodo sulla famiglia che oggi si chiude è stato come un aprire gli occhi della misericordia sulle tante miserie e sofferenze della famiglia in genere e di tante persone che vivono in situazioni “particolari”. Ma si devono aprire soprattutto “gli occhi della fede”: Dio Padre ci ha creati, Cristo Gesù ci ha redenti, lo Spirito Santo ci sostiene. Si può dubitare seriamente del loro amore per noi? Perché quindi, avere paura di aprire i nostri occhi “ciechi” e i nostri cuori induriti? O pretendere di vivere e risolvere i problemi della vita senza la luce necessaria del Vangelo?