Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Un santo di ieri, un beato di oggi.
Un santo di ieri, un beato di oggi: le mille sfumature della santità
– Papa Francesco ha dato il via libera a promulgare i relativi decreti della Congregazione delle cause dei santi, che riguardano un nuovo santo, un nuovo beato e 7 venerabili (due italiani) per la Chiesa universale.
– Interessante la decisione del Papa che ha autorizzato la strada della “canonizzazione equipollente”, cioè senza il riconoscimento di un miracolo, del beato Bartolomeo dei Martiri, al secolo Bartolomeo Fernandez e il traguardo tanto atteso della beatificazione del celebre arcivescovo statunitense Fulton Sheen, pioniere dell’apostolato in TV. Le sue apparizioni in TV costituirono un evento che chiameremmo mediatico.
– La santità è una, quella di Dio. Noi ci avviciniamo per suo dono, con le mille sfumature della nostra vita: il tempo in cui viviamo con le sue molteplici culture e l’incontro con le persone che raggiungiamo con l’annuncio del Vangelo. Tante vie diverse, ma che esprimono tutte la partecipazione alla santità di Dio.
Il nuovo santo: Bartolomeo Fernandez (1514-1590).
♦ Nel caso del nuovo santo, il Papa ha autorizzato la strada della “canonizzazione equipollente”, cioè senza il riconoscimento di un miracolo attribuito al beato. Si tratta del beato Bartolomeo dei Martiri, al secolo Bartolomeo Fernandez, dell’Ordine dei frati predicatori, arcivescovo portoghese di Braga, vissuto nel 1500. Papa Francesco , dopo aver ottenuto il parere favorevole della stessa Congregazione, ha deciso di estendere a tutta la Chiesa universale il culto verso questo arcivescovo iscrivendolo nel catalogo dei santi.
♦ Nato a Lisbona nel maggio 1514, Bartolomeo dei Martiri entra nell’Ordine dei domenicani. Scelto il 27 gennaio 1559 come arcivescovo di Braga dalla regina del Portogallo Caterina e per obbedienza al suo provinciale, Bartolomeo avviò un magistero di riforme in diversi campi: potenziò le visite pastorali e realizzò un catechismo con le pratiche religiose annesse.
♦ Dal 1561 al 1563 prese parte al Concilio di Trento, durante il quale presentò decine di petizioni, sintesi di interpellanze per la riforma nella Chiesa.
♦ Il 23 febbraio 1582 rinunciò all’incarico di arcivescovo, ritirandosi nel convento domenicano della Santa Croce in Viana do Castelo, sorto per sua iniziativa (1561) per favorire gli studi ecclesiastici e la predicazione. Qui morì il 16 luglio 1590.
♥ Da subito venne definito dal popolo “il vescovo santo”. Dichiarato venerabile da Gregorio XVI il 23 marzo 1845, bisognerà attendere il 7 luglio 2001 per il riconoscimento del miracolo su sua intercessione, che lo porterà alla beatificazione – celebrata da Giovanni Paolo II – il 4 novembre 2001, memoria liturgica di san Carlo Borromeo, con il quale l’allora nuovo beato lavorò durante il Concilio di Trento.
Il nuovo Beato della TV: Fulton Sheen (1895-1979).
♦ Ed è arcivescovo anche il nuovo beato della Chiesa cattolica: è l’arcivescovo statunitense Fulton Sheen, titolare di Newport e già vescovo di Rochester.
♦ Nato ad El Paso, nell’Illinois, l’8 maggio 1895 da una famiglia irlandese, Fulton Sheen scopre da giovane la sua chiamata al sacerdozio. A 24 anni viene ordinato sacerdote e dopo gli studi per il dottorato in teologia a Roma, rientra negli Stati Uniti. Inizia la sua missione come vice-parroco in una zona di periferia. Diffonde il Vangelo tramite numerosi libri, conferenze, predicazioni. Le sue prediche sono molto apprezzate. Dal 1926 al 1950 è docente di filosofia all’Università cattolica di Washington
♥ Nel 1930, invitato dall’emittente radiofonica statunitense Nbc partecipa ogni domenica ad un programma intitolato “L’ora cattolica”. Nel 1950, il suo linguaggio limpido e comprensibile a tutti approda anche in televisione.
La sua missione di telepredicatore comincia con il programma della Nbc “Vale la pena di vivere”. Rivolgendosi ai telespettatori, oltre 30 milioni ogni settimana, ricorda che l’unica soluzione di tutti i problemi è Gesù Cristo. Fu uno dei primi predicatori in Tv.
♥ Nel 1950, viene nominato direttore nazionale della Società per la propagazione della fede. Inizia una lunga serie di viaggi in Asia, Africa e Oceani
♦ Dal 1951 al 1966 fu vescovo ausiliare di New York, quindi per tre anni vescovo di Rochester.
Ritiratosi nel 1969 con il titolo di arcivescovo di Newport, morì a New York dieci anni dopo, il 9 dicembre 1979.
Benedetto XVI lo ha dichiarato venerabile il 28 giugno 2012.
Ora papa Francesco ha autorizza la promulgazione del decreto che riconosce un miracolo attribuito alla sua intercessione, facendolo diventare beato.
(fonte: cf Avvenire.it, 6 luglio 2019).