Fino al 24 prosegue la mostra Consultarte
Esposizioni fotografiche di Le Pera e Ientile
Lunedì 12 Luglio alle ore 19 è stata inaugurata Consultarte, l’ormai consueto appuntamento organizzato dalla Consulta delle Associazioni di Tropea, che richiama pittori, ma anche scultori ed orafi, non solo da Tropea, ma da tutta la Calabria ed oltre: Aliffi, Anne, Buttafuoco, Carratura, Cricelli, Cuturello, De Benedetto, Dell’Ordine, Di Renzo, Fazzari, Fortebraccio, Fragalà, Furchì, Fusca, Godano, Laganà, Lorenzo, Malluzzo, Mazzitelli, Mirabella, Muscia, Pata, Pontoriero, Pugliese, Romano, Saccà, Schiariti, Spina, Vitetta, Zeolites. Tutte le opere sono esposte nella particolarissima cornice del portico esterno del Museo Diocesano, su largo Duomo, aperto al pubblico gratuitamente tutti i giorni dalle ore 19:00 alle ore 24:00, fino a sabato 24 Luglio, quando verrà chiusa la rassegna con una conferenza e con la presentazione delle opere dell’orafo Tommaso Belvedere.
Al piano superiore del Museo medesimo, fino al 31 Luglio è fruibile, sempre con ingresso libero, oltre alle sale allestite con il materiale propriamente diocesano, arricchito quest’anno dall’interessante cassone ligneo con intarsi risalente al XV sec., ceduto in comodato gratuito dal Comune di Tropea, una ricchissima rassegna di fotografie del sersalese Tommaso Le Pera, considerato come il più sensibile fotografo di scena in circolazione. Una carriera ormai trentennale la sua, a partire dall’incontro con Peppino De Filippo, che per primo gli diede fiducia accordandogli un servizio fotografico ad un suo spettacolo, e che ripercorre tutta la storia del teatro italiano e non solo (Die Dreigroschenoper, di B. Brecht, per la regia di R. Wilson, da cui trae un’inquietantissima impiccagione) a cavallo dei due secoli: scatti che spaziano dalla cattura dell’espressione del singolo (come la Gertrude de I promessi sposi di Michele Guardi) allo spettacolo collettivo e quasi futurista di Atto senza parole di S. Beckett diretto da Giancarlo Sepe. Una rassegna innumerevole che spazia dal teatro classico, rivisitato con scenografie e costumi moderni: così il Pluotos di Aristofane diretto da Massimo Polizio o la particolarissima versione di Antonio Calenda dell’Edipo Re di Sofocle, di cui Le Pera immortala un gruppo che si potrebbe senz’altro definire “caravaggesco” (ancora un esempio del continuo scambio fra la varie arti, vista la ripresa, secondo alcuni, del teatro secentesco da parte del Merisi); e giunge alle opere contemporanee, senza tralasciare ovviamente il grande Carlo Goldoni e le misteriose e silenti atmosfere veneziane di Memoires (regia di Maurizio Scaparr). Completano l’offerta del Museo per Luglio due sale che ospitano una serie di immagini di un altro giovane artista, Pino Ientile, che dedica venti fotografie al tema delle “mani”, sempre vecchie, testimoni di fatica e lavoro.
Info: 3337718896 – tropea.museo@libero.it