Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Un film, una storia.
Dopo essere stato presentato all’ultimo Giffoni film festival, dove ha ricevuto un’ottima accoglienza dal giovane pubblico e ha vinto un premio importante, esce in questi giorni nelle sale italiane Mateo, film colombiano diretto dall’esordiente Maria Gamboa. La vita di Mateo è una parabola colombiana sulla solidarietà.
In un villaggio colombiano della zona del fiume Magdalena vive il sedicenne Mateo. Sua madre si arrabatta per guadagnare qualche soldo confezionando tamal; il ragazzo intasca più di lei facendo servizi di riscossione per lo zio materno Walter, uno strozzino violento che lui ammira.
Costretto a frequentare un corso di teatro per non essere espulso da scuola, Mateo incontra una realtà diversa dall’unica che conosceva: padre David, prete senza tonaca impegnato nel recupero sociale dei ragazzi del luogo, la gentile Ana e altri coetanei, che prima snobba poi — gradualmente — scopre affini a sé, condividendone i valori.
Però zio Walter, che lo considera il suo infiltrato nel gruppo per spiare i bravi giovani, ha concepito per lui progetti molto diversi. E il tipaccio non scherza: continua a traviare il ragazzo spingendolo a spiare i coetanei per carpire informazioni su eventuali concorrenti dei suoi traffici.
Ciò che lo zio non aveva previsto, è che il nipote finisse per affezionarsi ai suoi nuovi compagni e al prete che dirige il corso, e fosse dunque in grado di contemplare un’altra strada da intraprendere.
Una riflessione.
E’ una storia di scelte difficili che deve affrontare il giovane Mateo, diviso tra la necessità di sopravvivere, il lavoro per conto della criminalità organizzata ed il fascino della creatività e della libertà che troverà nel mondo del teatro. Questo film, il cui co-protagonista è un sacerdote impegnato a sottrarre i giovani alla criminalità organizzata, intende rendere omaggio alla memoria di don Pino Puglisi e di don Peppe Diana, sacerdoti uccisi dalla mafia e dalla camorra perché impegnati nel recupero dei giovani violenti.