Girato dalla televisione tedesca
Bernd Ax: “Manca un simbolo per identificare la vostra terra all’estero”
Un documentario in lingua tedesca per scoprire le tradizioni vibonesi da divulgare in Germania, attraverso la televisione pubblica Wwr. E’ questo il lavoro che ha visto coinvolta una troupe televisiva che, per una settimana, ha girato, in lungo e in largo, l’intera provincia, guidata da un unico filo conduttore, conoscere la produzione della cipolla rossa di Tropea-Calabria. Ieri mattina, presso la sala dell’Antico Sedile, a lavoro concluso, il regista Bernd Ax è stato accolto dal neo assessore provinciale al Turismo, Gianluca Callipo, che ha, appunto, scelto questa occasione, e quindi Tropea, per il suo battesimo pubblico. Al suo fianco, il dirigente provinciale di settore, Fernando Barillaro, il presidente della Pro loco Mario Lorenzo e il responsabile comunale della protezione civile Antonio Piserà. Il documentario andrà in onda nella seconda rete della televisione pubblica tedesca, che vanta picchi di 700mila ascolti, e sarà diffuso ad agosto prossimo. In quindici minuti di girato, verranno proiettate le immagini belle della nostra cultura. Quindi, le donne della cipolla a lavoro nelle campagne, poi la quotidiana lavorazione e produzione della locale cipolla. Tra le immagini che porteranno in Germania, anche le spiagge di Capo Vaticano, la chiesa di Piedigrotta e Serra San Bruno. Nel ringraziare la Pro loco di Tropea, per il coordinamento offerto alla troupe, Callipo ha illustrato la politica che segnerà il suo mandato. Ascoltare gli imput dalle associazioni locali, in primis le Pro loco, per conoscere le esigenze del territorio e dare, così, risposte concrete.“ Per poter fare ciò – ha spiegato – è necessario creare sinergia tra noi. Il lavoro in rete è, ormai, l’elemento indispensabile, richiesto dall’Unione Europea al momento dell’erogazione dei finanziamenti. Quindi – ha ribadito – è l’unico strumento che ci garantirà lo sviluppo unitario del vibonese”. Del resto, anche le parole di Bernd Ax sono state in questa direzione. “In Calabria – ha detto – manca un simbolo che identifichi la vostra terra. Ci sono tanti soggetti ma nulla che sia considerata l’immagine della Calabria nel mondo”.