Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Un Beato per vivere al meglio una estate difficile.
– La pandemia del Covid-19 ha segnato quest’anno tutta la società con la sua carica di morte e di sofferenze.
– Ma in questo buio sono brillate tante stelle di prossimità a chi stava soffrendo. Insieme a uomini e donne di ogni età, molti giovani si sono distinti per la loro pronta generosità, per la loro carità creativa, per la loro fede forte.
– E nel beato Pier Giorgio Frassati hanno trovato un modello straordinario, da cui attingere ispirazione e forza. L’esempio giovane Beato Frassati ha spronato i giovani a puntare in alto, a ideali grandi.
– La sua festa celebrata lo scorso 4 luglio ha dato occasione a far partire la pastorale giovanile estiva in varie diocesi con le attività oratoriali. Una occasione per rivolgersi al beato Pier Giorgio per invocare la sua intercessione, per rinnovare il legame con la sua amicizia ed affidargli le attività giovanili, in particolare la riapertura degli oratori.
Festa e preghiera, il 4 luglio scorso nella Cattedrale di Torino, per ricordare il beato Pier Giorgio Frassati.
♦ Nel giorno della memoria liturgica del giovane beato, morto a Torino il 4 luglio del 1925 a 24 anni, sono stati protagonisti i giovani e le tante realtà associative che lo hanno scelto come modello. ♦ L’arcivescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia ha presieduto la Messa nel Duomo dove è sepolto e dove nel 2015 sostò in preghiera papa Francesco, che anche nella Christus vivit lo ha indicato come esempio per i giovani «per la sua gioia trascinante che superava anche tante difficoltà della sua vita» e per l’amore per i poveri.
Pier Giorgio Frassati venne beatificato il 20 maggio del 1990 da Giovanni Paolo II che lo definì «l’uomo delle beatitudini».
♦ Era terziario domenicano, membro della Fuci e dell’Azione Cattolica, amante della montagna, mosso da una instancabile dedizione per i poveri: una vita “piena”.
♦ «Di Pier Giorgio – ha sottolineato l’arcivescovo – ammiriamo la voglia di vivere, di salire in alto per conquistare le vette delle montagne, la gioia dell’amicizia e l’impegno dello studio fino a quello sociale e politico. Un ragazzo moderno, attivo, dinamico, trascinatore, ricco di iniziativa e mai pago dei traguardi raggiunti. Ricordiamo il suo invito a non vivacchiare, ma a prendere in mano la propria vita ogni giorno per trarne motivo di impegno e puntare in alto verso ideali grandi».
♥ «Pier Giorgio non fa o pensa a cose straordinarie per puntare alla santità, ma vive l’ordinario di ogni giorno quale via che il Signore gli offre per trasformarlo in straordinario grazie alla intensità della sua fede e del suo amore».
♥ La festa del beato è divenuta quindi una occasione per richiamare proprio i giovani, che hanno vissuto questi mesi di pandemia con fatica, che si trovano in condizioni di precarietà, a non abbandonarsi alla sfiducia, a non cercare vie effimere di felicità; ma seguire la via delle beatitudini.
♥ «Ci vuole lo spirito delle Beatitudini di cui Pier Giorgio si è nutrito e ha imitato alla lettera – ha concluso Nosiglia – per vedere e vivere ogni esperienza anche le più dolorose nella luce di Dio, del suo amore perché “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” e ogni momento di vita va offerto a Lui per trarne motivo di gioia».
♥♥ Nella visione delle beatitudini anche il buio portato dalla pandemia del Codiv-19 si trasforma in in operosa speranza, fatta di solidarietà e condivisione.
(fonte: cf Avvenire.it, 4 luglio 2020).