Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
“Tu sei un bene per me”.
“Tu sei un bene per me”: è un titolo coraggioso, perché ci vuole coraggio per affermare ciò, mentre tanti aspetti della realtà che ci circonda sembrano condurre in senso opposto. Inizia così il messaggio di Papa Francesco letto in apertura della 37esima edizione del Meeting per l’Amicizia tra i Popoli e affidato ad una missiva inviata dal Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, al Vescovo Lambiasi. Il Meeting si è aperto venerdì 19 agosto 2016 e si chiuderà giovedì 25 agosto 2016.
Dal Vangelo di questa domenica, 21 TO C (cf Lc 13,22-30)
♥ In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno… Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”… Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”… Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Le parole di Papa Francesco inviate al Meeting di Rimini
- “Tu sei un bene per me” – Di fronte alle minacce alla pace e alla sicurezza dei popoli e delle nazioni, siamo chiamati a prendere coscienza che è innanzitutto un’insicurezza esistenziale che ci fa avere paura dell’altro, come se fosse un nostro antagonista che ci toglie spazio vitale e oltrepassa i confini che ci siamo costruiti.
- Di fronte ala cambiamento d’epoca in cui tutti siamo coinvolti , chi può pensare di salvarsi da solo e con le proprie forze? È la presunzione che sta all’origine di ogni conflitto tra gli uomini.
- C’è una parola che non dobbiamo mai stancarci di ripetere e soprattutto di testimoniare: dialogo.
Scopriremo che aprirci agli altri non impoverisce il nostro sguardo, ma ci rende più ricchi perché ci fa riconoscere la verità dell’altro, l’importanza della sua esperienza e il retroterra di quello che dice, anche quando si nasconde dietro atteggiamenti e scelte che non condividiamo.
Gli inviti di Papa Francesco:
- Incoraggia i partecipanti al Meeting a porre ogni attenzione alla personale testimonianza creativa, nella consapevolezza che ciò che attrae, ciò che conquista e scioglie dalle catene non è la forza degli strumenti, ma la mitezza tenace dell’amore misericordioso del Padre, che ognuno può attingere dalla sorgente di grazia che Dio offre nei Sacramenti, specialmente l’Eucaristia e la Penitenza, per poi donarlo ai fratelli.
- Esorta a continuare nell’impegno di prossimità agli altri, facendo a gara nel servirli con gioia, secondo l’insegnamento di Don Giussani.
- Invoca su organizzatori, partecipanti e volontari del Meeting la luce dello “Spirito Santo per una feconda esperienza di fede e di comunione fraterna”.
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