Chi ha voluto il depuratore a Tropea?
Un progetto consortile tra i Comuni della Costa di Italo prevede la costruzione di alcune "vasche" a Tropea, in zona Campo.
di Bruno Cimino
foto Salvatore Libertino
Tropea - Una manifestazione quasi spontanea è stata
quella che il 4 aprile si è svolta a Tropea per protestare contro l’inizio
dei lavori di un depuratore "consortile".
Il progetto, sino ad oggi nascosto ad arte, evidentemente è il risultato di un
lungo e faticoso lavoro politico tra i Comuni limitrofi a Tropea e si tratta di
un altro capolavoro dell’intellighenzia politica locale che, giorno dopo
giorno, si affanna per migliorare la vita dei cittadini. Come in altri casi,
anche questa volta, qualcuno dirà che, a seguito di innumerevoli e attente
riunioni, dove ogni minima cosa è stata presa in considerazione, questa era la
decisione più giusta (si dirà anche la più sofferta), ossia costruire a
Tropea un nuovo depuratore "consortile" per il fabbisogno dei Comuni
aderenti.
Ovviamente il luogo dove deve essere impiantata la vasca della vergogna è,
parimenti a quanto dicevamo, il risultato di un laborioso studio di menti
eccellenti: nella zona del Campo, che i cittadini, vicini e lontani sanno essere
l’unica rimasta ad onorare la vera coltivazione delle nobili cipolle di
Tropea.
Eppure,
non molte settimane fa, la cittadinanza di Tropea aveva tirato un sospiro di
sollievo quando era venuta a conoscenza che il depuratore cittadino, sito sulla
spiaggia, era stato definitivamente (dopo anni di lavoro e di proteste)
trasferito nell’entroterra.
Giorni fa alla notizia dell’inizio di questi nuovi lavori, molti tropeani non
hanno dovuto organizzare riunioni-fiume, ma si sono guardati negli occhi e hanno
agito immediatamente manifestando la loro contrarietà.
Servirà questa protesta? Forse ci sarà uno stop momentaneo, all’inizio dei
lavori, visto che siamo in aria di elezioni politiche.
Questo, però, potrebbe rivelarsi un momento atteso da anni, forse da secoli, di
riscatto popolare contro quelle decisioni gratuite che non tengono conto di
quali effettivamente siano le esigenze di una città e di chi ci vive dentro.
Stiamo parlando di una popolazione che è stufa di vedere imporre decisioni di
particolare importanza senza essere interpellata; stiamo parlando di una città
e di una costa che vivono innanzitutto di turismo e sono (ci dobbiamo sforzare
per dirlo?) tra i luoghi più belli del mondo.
Le foto della manifestazione di protesta contro l'ubicazione del nuovo depuratore consortile del 08/04/2001 |
|
|
||