Cultura e Società Politica

Tropea, Vallone ritorna a palazzo Sant’Anna da primo cittadino

Il nuovo corso e i dissapori con i vertici regionali del PdL

L’ex assessore alla Cultura Lucio Ruffa: «Scopelliti e Gentile hanno preferito abbracciare Repice ed il PD piuttosto che la lista che dichiaratamente e concretamente si era spesa per favorire il successo del centrodestra nella città di Tropea e nel territorio»

Il Sindaco di Tropea Gaetano Vallone – foto Libertino

È il 18 agosto 2011. Vallone ritorna sulla scranno più alto di Palazzo Sant’Anna dopo la sentenza del Consiglio di Stato che aveva dato ragione ai candidati della lista “Uniti per la rinascita” dopo il ricorso accettato per la riconta di alcune schede delle comunali presentato al Tar di Catanzaro e il successivo appello di Repice, lo sfidante di Vallone alle elezioni del 2010. Un ritorno per Gaetano Vallone nel bel mezzo di agosto con il primo Consiglio comunale e la formazione della nuova squadra così composta: vicesindaco Massimo L’Andolina con delega al turismo, ai beni culturali e al centro storico; Marco Sammartino assessore alla Sanità, al Personale e all’Istruzione; Giuseppe De Vita assessore all’Ambiente e all’Arredo Urbano; Vito Piccolo assessore al Commercio e agli spazi Pubblici; Lucio Ruffa assessore alla Cultura e alla Formazione professionale. Ma la partita non è ancora finita perché Vallone dovrà fare i conti con una nuova crisi della sua compagine di Maggioranza. Ripercorriamo brevemente i fatti più importanti che hanno caratterizzato quegli anni di politica tropeana e indotto Vallone, il 3 dicembre 2013 con successiva conferma venti giorni dopo, a lasciare la guida della città prima del termine naturale del suo mandato.
Alle comunali del 2010 Vallone si candida alla guida di una lista civica, ma certamente vicina a al PdL e a Scopelliti, il nuovo presidente della Regione Calabria eletto proprio in quella tornata elettorale. Ma Vallone quelle elezioni – come abbiamo ricordato – le perde per soli tre voti contro il rivale Repice. Scopelliti – a detta dell’entourage del professore – “scarica” Vallone e si avvicina a Repice. Poi il ricorso al TAR per la riconta delle schede, l’appello al Consiglio di Stato di Repice e la vittoria per un solo voto di Vallone che torna a ricoprire la carica di sindaco di Tropea.
All’indomani del ritorno di Vallone alla guida della città, all’interno della Maggioranza si verificano i primi screzi, come ha avuto modo di spiegare l’allora assessore alla Cultura Lucio Ruffa in un’intervista pubblicata sul blog Vibonesiamo.it di Mario Vallone in data 20 dicembre 2013, pochi giorni prima della conferma delle dimissioni dell’allora sindaco di Tropea Gaetano Vallone. «Scopelliti si è dimostrato ingeneroso e con lui il Gotha del centrodestra calabrese capitanato dal Sen. Gentile, allora vice-coordinatore regionale del PDL – ha spiegato Ruffa . – Non a caso il sindaco Vallone, in una riunione convocata in Prefettura per il problema spazzatura, di fronte a quasi tutti i sindaci del territorio e all’allora Prefetto Latella, quando il governatore Scopelliti ha accennato un saluto, il sindaco è stato perentorio nel rifiutarlo dicendo davanti a tutti: “Non la conosco”. Entrambi, Scopelliti e Gentile – ha concluso l’ex assessore alla Cultura di Tropea – hanno preferito abbracciare Repice ed il PD (è stata l’anteprima dell’inciucio più grande che di lì a poco sarebbe successo a livello nazionale, dopo l’anteprima assoluta registrata da qualche anno alla Provincia di Vibo Valentia), piuttosto che la lista che dichiaratamente e concretamente si era spesa per favorire il successo del centrodestra nella città di Tropea e nel territorio».

Continua…

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Redazione
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