Anche quest’anno le feste natalizie di Tropea riceveranno la luce della grotta di Betlemme, che arriverà a bordo del treno della pace partito da Trieste. L’arrivo della luce della natività nella cittadina tirrenica è previsto per sabato 13 dicembre attorno alla mezzanotte, e sarà scortata dalla vicina stazione di Vibo Pizzo da una delegazione del gruppo degli scout di “Tropea 1”. La luce, che arde da secoli, è conservata oggi in una lampada ad olio donato a turno da tutte le nazioni cristiane della terra. L’assistente ecclesiastico Don Francesco Sicari ed i capi gruppo Fedora Vallone e Callisto Nazzareno si sono dati da fare per la realizzazione di questa iniziativa, e affermano in un comunicato stampa: «Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, si ripete così una importante iniziativa proposta dal gruppo scout “Tropea 1” e ormai da 13 anni diffusa in tutto il territorio nazionale».
La luce sarà poi esposta ai fedeli domenica 14 dicembre nella chiesa di San Michele durante la celebrazione della Santa Messa delle 11 e, al termine della Messa, tutti potranno attingere la propria luce e portarla nella propria casa, nei luoghi di lavoro e dovunque possa essere un segno di pace, per mezzo di ceri, lanterne o altro. «Nei giorni seguenti – prosegue il comunicato – la Luce sarà donata agli anziani della Casa di Carità don Mottola e agli ammalati dell’Ospedale civile di Tropea».
La luce verrà portata anche tra gli studenti delle scuole superiori durante una tradizionale Messa Natalizia che si svolgerà prima delle vacanze.
Da Tropea, in seguito, la luce illuminerà anche le parrocchie dei paesi vicini Zaccanopoli e Parghelia, affinché «tutti possano accogliere attraverso di essa il messaggio di fratellanza, di carità e di speranza del Natale».
L’augurio degli scout è che questa luce, la luce del Bambino di Betlemme, «non si spenga mai nel cuore dell’umanità intera, e per questo, di lume in lume, vogliamo regalare a tutti questo piccolo segno, per far sì che ciascuno si ricordi che costruire la pace significa costruire un mondo migliore».