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POLIZIOTTO, SERVO DI DIO, GIUSTO FRA LE NAZIONI
Celebrato a Roma e altrove l’anniversario di Giovanni Palatucci (1909-1945) il questore di Fiume che aiutò gli ebrei e morì a Dachau il 10 febbraio 1945. Un cristiano coerente fino al sacrificio di sé. Oggi è accolto come giusto fra le nazioni e come Servo di Dio. – Il 10 febbraio 1945, a soli 36 anni, il commissario Giovanni Palatucci morì di stenti nel campo di concentramento di Dachau (Germania) in cui fu deportato per aver salvato molti cittadini ebrei dai rastrellamenti. Un esempio per le generazioni future: in quegli anni bui, decise di non voltarsi dall’altra parte e di sacrificare la propria vita per salvarne altre.
Presenta un’interrogazione parlamentare ai ministri della Salute e ospedaliere della regione
Secondo la deputata M5s, «occorre un atto della stessa specie giuridica per revocare le nomine a suo tempo effettuate dal commissario Luciano Pezzi, sicché l’ultima deliberazione della giunta regionale non produrrebbe, per sua natura, codesto effetto.
“Meravigliosa avventura” di una vita sacerdotale
Il 5 aprile del 1924 don Francesco Mottola veniva ordinato sacerdote ai piedi della sua Madonna di Romania nella Cattedrale di Tropea. Così scriveva ai suoi familiari: “Non ci posso pensare, non sembra vero: a Dicembre sarò diacono, a Pasqua (fra 11 mesi) Sacerdote! C’è felicità maggiore di questa?”. Iniziava così la “meravigliosa avventura” di una vita sacerdotale intensamente vissuta per Dio ed il prossimo.