Comitato guidato dall’ex consigliere Antonio Piserà contesta la scelta del 2019: “Decisione autocratica, ora servono soluzioni”
La conversione a senso unico ha causato traffico, smog e danni ai commerci. Il comitato chiede il ripristino del doppio senso e un incontro urgente con la Commissione
Un coro di proteste si alza da via Libertà. Il comitato spontaneo di cittadini, guidato dall’ex consigliere comunale Antonio Piserà, chiede a gran voce il ripristino del doppio senso sulla strada, cancellato nel 2019 dall’ex amministrazione Macrì senza consultare la comunità. Una decisione definita “autoreferenziale e dannosa”, già contestata con oltre cento firme raccolte.
La svolta a senso unico, attuata quattro anni fa, ha trasformato via Libertà in un simbolo di malcontento. Le deviazioni obbligatorie su contrada Croce e via IV Novembre hanno paralizzato il traffico, soprattutto d’estate, alzando i livelli di smog e rumore. I commercianti denunciano un crollo delle vendite, mentre i residenti affrontano quotidianamente percorsi più lunghi e disagi.
La decisione dell’ex giunta ha violato tre pilastri della vivibilità urbana:
Mobilità: distanze maggiori, code e rischio incidenti.
Qualità della vita: aree residenziali trasformate in corridoi di passaggio.
Ambiente: aumento di emissioni e inquinamento acustico.
Il comitato avanza due richieste precise: riattivare immediatamente il doppio senso e un confronto urgente con la Commissione comunale.
“È tempo di correggere un errore – dichiara Piserà – e ridare alla comunità una viabilità sostenibile. Le cento firme sono solo l’inizio: ora la politica agisca”.
Intanto, Tropea trattiene il fiato: la battaglia per via Libertà è diventata il test per misurare l’ascolto delle istituzioni.