Località Campo di Sopra
Emergenza per molte famiglie
Alcune zone di località Campo di sopra a Tropea sono rimaste prive di acqua da più di sette giorni. È da sabato undici luglio, infatti, che molte abitazioni site tra la IX traversa di Viale Don Mottola, la discesa della “Conicea” e altre zone nei pressi dell’imbocco alla strada statale 522 non vengono più fornite dall’acquedotto comunale. All’origine del grave disservizio, giunto per ironia della sorte in coincidenza a quella che è stata definita la settimana più calda dell’anno, ci sarebbe un guasto alle pompe che devono vincere il dislivello esistente tra queste zone e lo snodo più vicino dell’acquedotto. Circa 15 famiglie di cittadini, così, sono state costrette a fare i conti con questo grave problema e si domandano chi sia il responsabile incaricato a vigilare sulla manutenzione del sistema idrico, quale sia la ditta che ha in appalto l’installazione e le riparazioni delle pompe, perché ci si metta tanto a intervenire e, soprattutto, perché questo problema debba ripetersi sempre più di frequente senza che nessuno riesca a prendere provvedimenti duraturi e giungere a soluzioni definitive. Considerato poi che l’ultimo intervento di installazione delle pompe pare esser stato fatto poco più di un mese fa, vuol dire che manca un controllo sull’intero sistema e che qualcuno non risponde delle proprie responsabilità. Che sia il direttore dei lavori, che sia la ditta, che sia colui che deve firmare il collaudo del sistema, di certo c’è che qualcuno non ha fatto il suo dovere.
Ebbene, la responsabilità della gestione delle acque sul territorio comunale dovrebbe spettare all’Ufficio Tecnico, ed è per questo che una delegazione in rappresentanza degli abitanti della zona si è recata mercoledì scorso presso gli uffici del Comune, per tentare di sottoporre la questione anche al commissario straordinario. Ma il dottor Giovanni Cirillo non li ha ricevuti, senza dare dovute spiegazioni per il diniego. Alcuni affermano di essere riusciti a raggiungerlo in seguito e di essersi sentiti rispondere in malo modo. L’Ufficio Tecnico ha allertato la Prefettura di Vibo Valentia e soltanto l’arrivo dei vigili del fuoco di giovedì ha temporaneamente risolto la situazione, ma non per tutti quanti. L’acqua portata dai vigili, infatti, è stata distribuita solo presso tre abitazioni e, comunque, non può essere bastevole ai fabbisogni settimanali di una famiglia media.
Nel frattempo, inoltre, alcuni hanno dovuto acquistare da privati l’acqua. Al danno si unisce quindi la beffa, perchè il prezzo dell’acqua dolce è molto “salato” e questa, una volta immessa nelle cisterne, passa attraverso il contatore e quindi sarà nuovamente pagata con la prossima bolletta…