Dibattito sul futuro della città
Riunione interlocutoria in vista delle elezioni comunali
Il dibattito sul futuro della cittadina ha preso corpo in Biblioteca Comunale nella serata del 12 Dicembre. L’incontro “Tropea 2010-Quale futuro?” organizzato dall’Atos ha riscosso un discreto successo, anche se molte delle personalità invitate hanno declinato l’invito per ragioni più o meno discutibili, in qualche caso giustificate. Non è mancato qualche intervento fuori programma che ha certamente contribuito in maniera positiva alla discussione. Moderatrice del dibattito è stata Concetta Schiariti, affiancata al tavolo dagli altri membri dell’associazione. Il primo ad intervenire è stato Carmine Adilardi che, alle domande della giornalista in merito alla possibile candidatura di Angela Napoli a primo cittadino di Tropea, ha risposto: «La candidatura dell’onorevole Napoli è una cosa seria, non è una bufala e la dice lunga sulle problematiche di questo territorio». «Lei ha bisogno di sostegno – ha aggiunto il già consigliere comunale – e di un gruppo che le consenta di lavorare. La Napoli è innamorata di Tropea. Una persona esterna al nostro ambiente può fare molto». Poi è stata la volta di Antonio De Luca che, nel corso di una lunga disamina dei problemi rimasti insoluti ha dsichiarato:«La prossima amministrazione comunale si troverà ad affrontare problemi molto seri, primo fra tutti la mancanza di scuole. In questa città vi è stato un malgoverno durato anni e anni».Michele Accorinti, segretario cittadino dell’Udc, rispondendo agli interrogativi posti in merito alla fragilità delle ultime amministrazioni, ha affermato:«Le maggioranze cadono perchè al loro interno non vi è unità di intenti; questa deve essere la priorità reale e non un insieme di slogans; bisogna veramente guardare il bene comune». Ha poi concluso:«Bisogna far rispettare le regole, curare principalmente l’ordinario, i problemi quotidiani. Al primo punto dell’agenda va messo il rispetto delle regole». Vi è stato poi l’intervento dell’ex Sindaco Antonio Euticchio, reduce da un’esperienza amministrativa finita con l’attuale commissariamento. Il già primo cittadino ha detto: « Le amministrazioni cadono perché le maggioranze non nascono più nell’ambito dei partiti, ma per associazioni di cittadini che, poi, quando devono amministrare, litigano. Le liste non nascono amalgamate. Bisogna smetterla con le liste civiche e tornare alle liste formate dia partiti. Lo scontro non deve più essere fra persone , ma fra partiti.Le liste civiche sono un’ottima macchina per vincere, ma non per amministrare». In merito alla situazione debitoria dell’Ente ha precisato:« I soldi al comune di Tropea li danno ma finalizzati alle opere. Il problema finanziario dell’ente resterà sempre.In gennaio in più ci saranno chiesti 2 milioni di euro per irregolarità di una amministrazione passata nella realizzazione del parcheggio Contura». A parlare è stato poi Antonio Interdonato, già primo cittadino negli anni ’80:«Fare il Sindaco di Tropea significa essere il sindaco di un comune di rinomanza internazionale, la qual cosa è certamente una soddisfazione. Ma noi sappiamo che qui mancano le regole specialmente per il territorio, manca un piano merceologico, un piano del traffico, un piano spiaggia. Il piano regolatore è il motore dell’economia». Ad intervenire è stato poi Egidio Repice, veterano della politica e presidente Udc Tropea, che ha affermato:« Bisogna ritornare ai partiti, ma oggi nei partiti comanda il vertice, manca la base. Oggi il popolo è spogliato dei suoi diritti. L’Udc è pronto a dare l’appoggio alla lista che vuole il cambiamento. Bisogna fare uno sforzo e trovare un uomo che sia la sintesi. Credo che noi tropeani troveremo la capacità di risorgere». L’ultimo tra gli interventi in programma è stato quello di Giuseppe Maria Romano, anch’egli già sindaco della cittadina che ha dichiarato “Tropea va amata ed è un gioiello che va salvaguardato in toto: spiagge, panorami, centro storico e dintorni di Tropea». In merito al dibattito sui problemi della cittadina il politico ha risposto:«Io penso che ognuno debba prima assumere le proprie responsabilità e poi attribuirle agli altri. Su alcuni problemi non bisogna dividersi in fazioni, alcune questioni non riguardano l’una o l’altra fazione politica. Chi ha amministrato la cittadina ha le sue colpe, io sono conosciuto per essere il sindaco dell’emergenza spazzatura, ma oggi esiste il problema dei depuratori». E’ intervenuto poi Giuseppe Lonetti, neo-Commissario del Pdl a Tropea, il quale ha affermato:« Mi meraviglio che manchino testimoni importanti per il dibattito. La comunità va continuamente aggiornata sul suo futuro». Ha poi concluso il suo discorso in merito al futuro della cittadina dicendo: «A Tropea non serve uno Sgarbi, ma la Napoli e tante persone attorno a lei.Tropea ha comunque bisogno di un “maquillage” complessivo, l’aspetto esteriore è importante e deve essere soddisfatto, soprattutto tenendo conto della sua vocazione turistica». A contribuire e chiudere la lsta degli interventi è stato Antonio Simonelli, esercente nella cittadina, che ha detto:« La politica va portata La politica va portata a livello basso, deve raggiungere tutti i cittadini. Credo si debba discutere anche di altri problemi di cui non si parla da tempo, come la chiusura pomeridiana dell’ufficio postale e la drastica riduzione dei treni che fermano a Tropea» Tra gli assenti spiccavano figure di primo piano nello scenario politico della cittadina. Lucio Ruffa, assente per motivi familiari di salute, ha inviato una nota di sostegno all’iniziativa dei giornalisti. Il comitato di giovani battezzatosi “PubblicaMente”, presente in qualità di pubblico attivamente interessato all’ascolto, ha inviato un comunicato in cui si legge:« Il nostro comitato si è formato solo in data 29.11.2009, e numerose sono le adesioni che stiamo ricevendo. Sarebbe presuntuoso e non rispettoso verso coloro i quali da poco hanno manifestato l’adesione al comitato, presentarci come depositari di concrete soluzioni delle specifiche argomentazioni di carattere tecnico che verranno discusse nella vostra assise». Inoltre, i componenti del comitato, hanno precisato in tale nota che «Solo successivamente, quando le idee elaborate nel corso delle riunioni settimanali del comitato verranno tradotte in un programma condiviso e condivisibile potranno essere oggetto di confronto.