Racconta così, Graziano Rizzo, un giovane siciliano appassionato di arte
“La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande” (Hans Georg Gadamer)
“Gli usi, i costumi, le tradizioni, le arti di un popolo sono importanti. La cultura è importante.
E di questa Tropea ne è piena.
Questa piccola cittadina è ricca di arte, di tradizione, di storia; un paese che ha dato i natali a tanti uomini illustri, come RAF VALLONE (Tropea, 17 febbraio 1916 – Roma, 31 ottobre 2002), attore, giornalista e calciatore italiano.
Calcisticamente, è cresciuto nel settore giovanile del Torino, esordisce nel Serie A (1934-1935) vincendo Coppa Italia.
Come giornalista fu redattore capo delle pagine culturali dell’Unità; fu pure critico cinematografico per La Stampa.
È conosciuto soprattutto per il suo lavoro di attore cinematografico, divenne uno fra gli attori più importanti del neorealismo.
Sposato per cinquant’anni con l’attrice Elena Varzi, alla fine degli anni cinquanta ebbe una relazione con l’attrice francese Brigitte Bardot”.
Racconta così, Graziano Rizzo, un giovane siciliano appassionato di arte, storia e tradizione: “Sono rimasto colpito per aver visitato la mostra a Tropea di Raf Vallone, nei locali dell’Antico sedile dei Nobili (Casina), una raccolta composta da 71 gigantografie raffiguranti i momenti più significativi della vita di Raf.
Bisogna valorizzare i propri luoghi, le proprie tradizioni, la propria storia.
Tropea è cultura. Tropea è eredità sociale.”