“Il segreto di Pulcinella” ha sentenziato il Procuratore”
“Abbiamo i nostri peccati, le nostre colpe. Ma non per questo meritavamo di essere colpiti nel profondità della nostra coscienza che rimane comunque cristiana e come tale intensamente rispettosa dei defunti”
“All’ombra dei cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?”
A queste parole immortali di Ugo Foscolo oggi noi, lontani da un materialismo cieco, rispondiamo con “Si, il sonno della morte è meno crudele sotto l’ombra dei cipressi cimiteriali e dentro le tombe se queste sono bagnate di pianto intenso e confortevole e se le lacrime servono a rendere immortali quei resti.
A Tropea oggi, per responsabilità di un pugno di uomini non è così.
A Tropea è stata seppellita la pietà, i ricordi, la misericordia, la sensibilità, la civiltà.
Sentimenti tutti sostituiti dall’avidità, dalla insensibilità, dalla crudeltà, dalla follia.
Non si possono trovare giustificazioni ad una totale assenza di umanità.
Stiamo vivendo la pagina più orribile della nostra storia recente e passata e sarà una pagina scolpita sul marmo che rimarrà in eterno nella memoria nostra e delle future generazioni.
La città di Don Mottola e di Irma Scrugli sporcata da tanto luridume che vien da pensare che il Diavolo abbia sostituito i cuori di quegli uomini con il proprio.
No, Tropea non meritava questo.
Abbiamo i nostri peccati, le nostre colpe. Ma non per questo meritavamo di essere colpiti nel profondità della nostra coscienza che rimane comunque cristiana e come tale intensamente rispettosa dei defunti.
L’inchiesta in corso che a detta del Procuratore Falvo non si è conclusa ha colto di sorpresa…praticamente nessuno visto che le stranezze in corso al cimitero erano di dominio pubblico.
Un segreto quindi noto a tutti ma a quanto pare non al Sindaco e alla Giunta che dondolavano beati e incoscienti nel loro favolistico e ridicolo Principato che prima faceva ridere l’Italia adesso tutto il mondo.
E di fronte a questa sciagura il Sindaco non ha trovato niente di meglio che dichiarare alla “Gazzetta del SUD” “La Giunta rimane blindata”.
Se il momento non fosse così triste e drammatico ci dovremmo mettere a ridere.
Il problema quindi è quello di cercare di rimare saldi al potere piuttosto che fare un’autocritica serena e obbiettiva e ricavarne le logiche conseguenze che sono inevitabilmente quelle delle dimissioni del Sindaco e della Giunta.
Invece ci si affretta a precisare che le colpe dei” padri non ricadono su quella dei figli” pienamente d’accordo ma le dimissioni per esempio dell’Assessore Greta Trecate non devono avvenire perché ha qualche colpa ma semplicemente per opportunità perché che pur occupando un posto di rilievo nella compagine amministrativa non si è accorta di quello che succedeva al cimitero da parte dei suoi parenti. Quindi le dimissioni sono inevitabili solo per ragioni di opportunità. Come per ragioni di opportunità avrebbero dovute essere già presentate le dimissioni dell’assessore ai servizi cimiteriali, assessore Erminia
Il Sindaco che non sapeva nulla e già solo per questo non può stare al suo posto, invece di invocare la santissima Madonna di Romania, Il Beato don Mottola e tutti ii Santi del Paradiso già offesi abbastanza, avrebbe fatto bene a prendere carta e penna e rassegnare le dimissioni, al contrario blinda la Giunta e quindi se stesso e scrive post dai quali emerge la propria innocenza dichiarandosi vittima
presumibilmente “della sua bontà”.
Crediamo sia arrivato il momento della serietà e della assunzione di responsabilità.
Gli arrestati meritano tutte le garanzie del diritto e saranno colpevoli solo se un giudice li condannerà.
Sindaco e Giunta non hanno colpe materiali. Hanno la grande colpa della mancanza di vigilanza e della superficialità. Componenti questi che non possono fare parte di un Amministratore attento e capace.
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Rinascita per Tropea
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