Cultura e Società

Tropea nel racconto dei visitatori dal XIII al XIX secolo

Un percorso tra testi e stampe aperto al pubblico fino al 31 ottobre prossimo

L’inaugurazione della mostra allestita al Museo Diocesano di Tropea in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la Delegazione di Tropea del Sovrano Ordine di Malta e l’Associazione dei Bibliofili – sez. Calabria

Museo Diocesano di Tropea, una mostra dal titolo “Imago Civitatis” – foto Marmorato

Ieri, 30 luglio 2019, è stata inaugurata la mostra “Imago Civitatis” al Museo Diocesano di Tropea, allestita in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la Delegazione di Tropea del Sovrano Ordine di Malta e l’Associazione dei Bibliofili – sez. Calabria. Un percorso tra testi e stampe nel racconto dei visitatori dal XIII al XIX secolo aperto al pubblico fino al 31 ottobre prossimo. All’evento hanno preso parte il direttore del Museo Diocesano, Don Ignazio Toraldo, il sindaco di Tropea, Avv. Nino Macrì, e il noto bibliofilo e collezionista, già sindaco di Tropea dal (1972-1975) Domenico Romano Carratelli. Nel corso dell’inaugurazione ha fatto gli onori di casa il direttore del Museo Diocesano, don Ignazio Toraldo, che ha letto un comunicato del vescovo, Mons. Luigi Renzo: «Le testimonianze dei visitatori del passato, –ha scritto il vescovo Renzo – soprattutto quelli stranieri, sono un segno eloquente dell’attrazione che la città è riuscita e riesce ad esercitare su chi è innamorato del Creato e ne sa apprezzare la ricchezza». Per il direttore del Museo Diocesano «La mostra è un gesto di gratitudine, attraverso lo sguardo di altri, della bellezza di Tropea». Nel suo intervento il sindaco di Tropea, Avv. Nino Macrì ha voluto sottolineare il fatto di come «Tropea è conosciuta come località balneare ed io non riesco ad accettare questo. Certo, Tropea ha un mare bellissimo ma quella è una piccola parte di Tropea. Tropea è molto altro: ha bellezze naturali, ha palazzi stupendi e una storia altrettanto importante che merita di essere conosciuta. Proprio per questo consiglio sempre alle persone che mi domandano di regalarsi una visita guidata della nostra città, per conoscere a fondo quella che è stata ed è la nostra Tropea». Nel suo intervento il bibliofilo e collezionista Carratelli ha ricordato che «Tropea è la città più rappresentata dai viaggiatori e dai disegnatori che hanno attraversato le Calabrie». Il direttore del Museo Diocesano ha inoltre ringraziato il sindaco e Carratelli, molti dei testi presenti nella mostra sono stati prestati da quest’ultimo, e molte stampe sono della collezione privata della famiglia Toraldo di Francia (Ignazio e Gian Luca Giorgetti).

Un ringraziamento particolare all’Avv. Ottavio Scrugli per aver concesso un quadro “una chicca” di artista anonimo di scuola napoletana della prima metà del ‘600 con la vista di quello che è oggi la “discesa del Borgo”. Nel dipinto si vede la torre del castello, la cinta muraria, il ponte levatoio e l’attuale villetta del Cannone.

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Redazione
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