Nesci ha svolto un’esposizione dettagliata rispondento alle domande dei presenti
Il racconto pubblico della sua attività alla Camera tenuto alla biblioteca comunale “Albino Lorenzo” in Tropea
«Sto ultimando un’interrogazione sulla Tares, con l’obiettivo di porre il caso politico della Calabria. Chiederò al prossimo governo di rispondere dell’assurdo aumento della tassa sui rifiuti, visto che l’emergenza in regione, costata oltre un miliardo di euro, non ha risolto proprio nulla». Lo ha affermato la deputata Cinque Stelle Dalila Nesci, ieri a Tropea durante il racconto pubblico della sua attività alla Camera, tenuto alla biblioteca comunale “Albino Lorenzo”.
La parlamentare, vicepresidente del gruppo M5S alla Camera, ha proiettato l’immagine della restituzione della sua indennità: 9000 euro in due mesi, con un forte impegno in aula, nelle commissioni Politiche dell’Unione Europea e Vigilanza Rai, insieme a numerose azioni per il territorio vibonese e calabrese, per esempio per la tutela dei lavoratori marittimi.
Nesci ha svolto un’esposizione dettagliata delle proposte di legge avanzate con il gruppo M5S (reddito minimo garantito, abolizione dell’Imu sulla prima casa e impignorabilità dell’immobile, eliminazione delle province, sblocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, risoluzione del conflitto di interessi) e dei propri atti di sindacato ispettivo (tra gli altri l’interrogazione-dossier sui rifiuti in Calabria – con la richiesta al governo di sapere la destinazione dei fondi già spesi – e l’interrogazione sui crimini bancari, con la richiesta di bloccare le banche condannate per usura e disporre l’immediato risarcimento delle vittime).
La deputata ha parlato dei suoi interventi «presso il ministero dell’Interno per la sicurezza della provincia di Vibo Valentia, in cui la criminalità organizzata e le lobby di potere costituiscono un ostacolo enorme per lo sviluppo».
La parlamentare ha poi riferito dell’interrogazione sulla sanità regionale – presentata con i deputati Cinque stelle della Calabria – a partire dal caso del paziente deceduto dopo una trasfusione di sangue a Cosenza, con la richiesta al governo di revocare al governatore Giuseppe Scopelliti l’incarico di commissario per il Rientro. Nesci ha aggiunto che «la bocciatura del Piano di rientro è un’opportunità perché i calabresi propongano, uniti, una nuova mappa della sanità regionale».
Ancora, Nesci – che portò in ambito nazionale la protesta degli operai del cementificio di Vibo Valentia, coinvolgendo i capigruppo e alcuni parlamentari M5S, scrivendo al capo dello Stato e incontrando ministri e sottosegretari – ha riferito della vertenza Italcementi al ministero dello Sviluppo economico, lanciando un appello alla coesione della politica (dal governatore regionale Giuseppe Scopelliti al deputato Bruno Censore, al consigliere della Calabria Pietro Giamborino), che «adesso deve usare i muscoli, pretendendo chiarezza e responsabilità dall’azienda bergamasca».
Le difficoltà del lavoro, i problemi dei trasporti, la necessità di uno stretto confronto fra politica, parti sociali e associazioni, i problemi dell’edilizia scolastica, l’importanza della partecipazione e di ricuperare il senso di comunità sono stati gli altri argomenti affrontati dalla deputata Cinque Stelle, insieme a un pubblico molto numeroso e propositivo.