Fede e dintorni

Tropea-La Madonna di Romania in tempo di coronavirus

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Tropea – La Madonna di Romania in tempo di coronavirus.

– I fedeli di Tropea assicurano di sentire la vicinanza della loro Patrona durante questi tristi giorni della pandemia del coronavirus Covid-19.
– Essi hanno accolto con tristezza e con responsabilità la mancanza della novena nella chiesa concattedrale.
– I sacerdoti si sono industriati di attivare i social media per fare arrivare ai fedeli i testi della Novena, il video della preghiera della Novena con preghiere e canti della tradizione tropeana.
– Così i fedeli ogni giorno si sono riuniti in famiglia o in social-gruppi per pregare insieme.
La Novena è finita e oggi è la Festa del Patrocinio della Beata Vergine Maria di Romania che ricorda l’arrivo a Tropea  della sua prodigiosa Icona e la sua protezione durante il terremoto del 27 marzo 1638. – Oggi, anche se a porte chiuse, i parroci della città celebrano la messa solenne (annunziata per le ore 11.00), accompagnata da un videomessaggio del vescovo diocesano Mons. Luigi Renzo.

La vicinanza del Vescovo Renzo
Carissimi,
nell’esprimere a tutti voi la mia vicinanza per la sofferenza di questi giorni di tormenta per il coronavirus, in sintonia di spirito con Papa Francesco, voglio suggerire alcuni momenti che possiamo vivere insieme in preghiera, pur costretti a non uscire di casa…
… Il 27 marzo durante la celebrazione a porte chiese nella Concattedrale di Tropea, via WhatsApp manderò un messaggio con preghiera di affidamento alla Madonna di Romania nel giorno in cui si fa memoria del terremoto del 27 marzo 1638.
Carissimi, son sicuro che usciremo rinvigoriti nella fede da questa esperienza inattesa e delicata della pandemia per il coronavirus.
A voi pastori, nel ringraziarvi per quello che fate, raccomando di lasciarvi guidare sempre dalla “sapienza del cuore”, consapevoli che noi siamo il tramite privilegiato del Signore per portare a tutti amore e salvezza.
Vi benedico di cuore e prego per tutti voi.
+ Luigi Renzo
Mileto 24 marzo 2020

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♦ La leggenda dice che al tempo delle lotte iconoclaste che l’icona, fu trafugata da marinai tropeani ad una imbarcazione proveniente dall’Oriente-bizantino sospinta da una tempesta nel porto di Tropea: per questo venne denominata Madonna della Romania.
Riparate le avarie, il capitano cercò di ripartire ma la nave rimaneva ferma in rada. Nella stessa notte il Vescovo della città sognò la Madonna che gli chiedeva di rimanere a Tropea e diventarne la Protettrice. Il sogno si ripeté per varie notti. Alla fine il Vescovo, convocati gli alti funzionari e i cittadini, si recò al porto a prendere il quadro della Madonna. Non appena il quadro fu portato a terra la nave poté ripartire.

♦ Successivamente la Madonna venne ancora in sogno ad un altro vescovo, avvertendolo di un terremoto che avrebbe devastato la Calabria. Questi il 27 marzo 1638 indisse una processione di penitenza, che coinvolse tutto il popolo tropeano. Durante la processione si scatenò il terremoto che non procurò alcun danno ai tropeani.  Da un altro terremoto, molto più forte e più tragico furono salvati successivamente i tropeani: quello del 1783 che investì la Calabria intera, ridisegnandone il volto geo-fisico visibile ancora oggi.
  Da questo avvenimento si rafforzò la devozione di Tropea per questa Madonna, che i tropeani, riconoscendone la sua intercessione benefica, proclamarono Protettrice, e tutt’oggi i tropeani ricordano quel 27 marzo 1638 con la novena che precede la festa e la processione a carattere penitenziale.

♦ Attribuite alla Madonna di Romania furono anche la salvezza dall’epidemia di peste che nel 1660 si espanse a Tropea e in tutto il regno di Napoli e che portò migliaia di vittime e poi, durante la seconda guerra mondiale, la non esplosione di 2 grandi ordigni bellici, anch’essi custoditi nella cattedrale di Tropea a ricordo di quella tragedia evitata.

Il 9 settembre di ogni anno, anniversario della incoronazione della sacra Icona, si svolge la processione che accompagna la venerata Immagine per le vie cittadine insieme a tutte le confraternite religiose e alle associazioni. La partecipazione popolare è altissima e la devozione alla Madonna è confermata dagli innumerevoli fedeli, che nei giorni della Novena che precede la festa, partecipano con entusiasmo e devozione, celebrando con inni e canti le lodi alla Madre di Dio.

La leggenda tropeana della Madonna di Romania

  1. Fu ‘na navi levantina
    C’arrivata ‘na matina,
    Prima u sona Patannostru,
    Si fermò ‘nto mari nostru.
  2. Iri avanti non potia,
    No’ p’u carricu c’havia,
    Ma picchì ‘na forza ignota
    La tenia jà ‘nchiovata.
  3. Lu noccheri era divotu
    Ed a bordu havia ammucciatu
    Una ‘mmagini i Maria
    Nnamurata di Trupia.
  4. Non sapendu comu fari,
    Monsignuri iju a trovari
    Mu lu prega mu si pigghja
    Chiju quatru ‘i maravigghja.
  5. Monsignuri accunsentiu,
    O scuvatu si ndi iju,
    E chiamati i sacristani,
    Nc’issi u sonanu i campani.
  6. Com’i ntisiru sonari
    Già dassaru i faticari
    Tutt’i mastri e cu li gnuri
    Si ndi iru i monsignuri.
  7. ‘O fideli trupiani!
    Di li mari assai luntani
    E’ venuta cca Trupia
    La Madonna a Rumania’.
  8. Diss’u vispicu, cuntentu,
    E, pigghiatu ‘u sagramentu,
    Iru tutti a la marina
    Pi riciviri ‘a Divina.
  9. Li canonici e l’abbati,
    Cu li sindaci e Jurati,
    Camminavanu cuntandu
    E lu populu accordandu.
  10. Lu noccheri, cuntentatu,
    Chi lu quatru havi portatu,
    Stava o’ lidu ed attendia
    Recitandu: Avi, Maria!
  11. Arrivati ‘nfragu i mari
    S’indinocchianu a pregari
    Chi ja Vergini Mbiata
    Ch’a Trupia s’era fermata.
  12. Doppu chissu s’a portaru
    E la misiru all’altaru.
    Mentr’u vispicu cantava
    Tutt’u populu pregava:
  13. ‘O Madonna a Rumania
    Chi proteggi Tu Trupia,
    Alluntana i terrimoti,
    Pest’e fami e to’ divoti’ !

Leggi, prega e canta la Novena alla Madonna di Romania

Tropea – La Madonna di Romania in tempo di coronavirus – Anche se la novena non si potuta pregarla insieme e la celebrazione delle festa di oggi, 27 marzo, avviene a porte chiuse per, dalle case dei fedeli, in questo momento difficilissimo causato dalla pandemia del Covid-19 in Italia, nel mondo intero, ed anche nella stessa Tropea, si è alzata fervida la preghiera, fiducioso il canto alla cara Madre di Romania, Patrona della città. Il vescovo diocesano, Mons. Luigi Renzo, ha fatto sentire la sua vicinanza e i sacerdoti della città hanno assicurato l’assistenza spirituale attraverso le varie dirette streaming e l’utilizzo dei social media.

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