Riceviamo e pubblichiamo
Il Vice-Sindaco Ass. Re al Turismo Tropea risponde . all’ex Sindaco di Tropea e il suo ex “delegato alla cultura” avv. D’Agostino.
Capita che malgrado non si abbia voglia di mettersi a confronto con qualcuno, non se ne possa fare a meno in quanto si può correre il rischio che anche le più assurde sciocchezze, pronunciate da un uomo qualunque possano essere erroneamente scambiate per verità assolute. L’ex Sindaco di Tropea e il suo ex “delegato alla cultura” avv. D’Agostino chiaramente colpiti da ridicolo e impulsivo criticismo cronico ci forniscono una serie di considerazioni, pubblicate sui quotidiani locali, che vengono confuse per “Cultura”.
Ciò che colpisce nell’intervento dell’ex delegato e che prima di conoscere il programma turistico-culturale della Amministrazione Vallone si consente il lusso di criticare a scatola chiusa…ma l’importante è criticare… qualcosa resterà… spaziando come è suo costume dal porto “che lo inquieta” alle frasi offensive dirette al Sindaco Vallone, che non meritano risposta;chiudendo il suo solito ripetitivo intervento dando dei suggerimenti ma dimenticando questa volta di fare cenno ad un’altra sua inquietudine: i camper! Appuriamo che la vera cultura è rappresentata dai “Fichi d’india” un duo comico che di meridionale ha solo il nome e che personalmente non mi ha mai fatto ridere come invece mi fanno ridere alcune considerazioni dell’ avv. D’Agostino e del dr Repice; da una certa sig.na Giusy Ferreri nota al grande pubblico per aver vinto non so che cosa,dai ragazzi di “Amici”, trasmissione televisiva che più di ogni altra ha contribuito a far pensare a migliaia di giovani che il successo nella vita passi solo attraverso la televisione e “l’apparenza”; da un tango ballato dall’attore Michele Placido; dagli interventi dell’ex pm De Magistris, le cui costosissime inchieste spesso non hanno approdato a nulla e infine dal Giudice Nicola Gratteri ospitato da diverse Amministrazioni del Vibonese. Nel suo escursus l’avvocato ha dimenticato il “Carnevale con gusto…” “Perla” senza impegno spesa delle attività culturali del nostro ex. Bene,ecco la Kultura secondo il pensiero D’Agostiniano. Ecco la grande attività innovativa.Roba da fare accapponare la pelle.Adesso mi permetto di darvi qualche notizia così potrete riflettere meglio. Il programma estivo della Amministrazione Vallone prevede più di cinquanta eventi tra manifestazioni artistiche e culturali distribuiti da Luglio a fine settembre. E questo accade per la prima volta. Per avere le idee chiare inviterei gli ex a verificare quali artisti, musicisti, poeti, pittori,giornalisti,scrittori e fotografi verranno nella nostra città e quali proiezioni cinematografiche sono in agenda. Capisco che può dare fastidio un programma fortemente corposo e qualificato e per niente improvvisato;è prevista anche una mostra fotografica su Chaplin concessa dalla figlia Geraldine Chaplin ma così e’… Se vi pare. Tutto questo con appena trentamila euro circa…
Vede avvocato; è proprio vero, l’amministratore che non sogna per la propria città è un amministratore perso. Ma sa una cosa,l’amministratore non si misura con i propri sogni…lei e l’amministrazione Repice avete già dato prova cosa può capitare quando si sogna senza riflettere e senza tenere i piedi per terra… “Se puoi sognare e tuttavia non perderti nelle reti del sogno”Ammoniva Kipling.
Noi questo rigo della sua poesia “SE”, lo teniamo bene a mente. Sogniamo per Tropea e stiamo lavorando perché quei sogni diventino veri ma nello stesso tempo non perdiamo il contatto con la realtà sociale, politica,amministrativa, economica che impone scelte e tempi.
Ma poi, consigliere Repice perché si ostina a scrivere che Tropea manca di un punto di informazione turistica? Possibile che non si rende conto che fa un torto e un danno alla città?
Le ricordo che la Pro Loco, è viva; lavora otto ore al giorno tutti i giorni, fornendo informazioni turistiche gratuite su Tropea,la costa e l’intera Calabria a centinaia di turisti in lingua italiana,Inglese, francese. Dal mese di dicembre ad oggi sono state distribuite circa quattromila piantine della nostra Città. Innumerevoli le telefonate da paesi Europei e dall’ Italia.
Un altro tormento infine dei due ex è la sagra della cipolla e del pesce azzurro che nella loro visione Kultural chic avevano cancellato dai programmi estivi. Noi l’abbiamo ripristinata e ne siamo orgogliosi,perché esalta due nostri prodotti gastronomici per i quali,soprattutto per la cipolla rossa, Tropea è conosciuta nel mondo. Ecco,caro consigliere Repice una festa legata alla promozione del territorio. Come legata alla tradizione di un popolo e di un territorio è la danza.
Avvocato,possibile che le sfugga il significato che la danza ha per un popolo? Immagina cos’è il flamenco per gli spagnoli?; O il tango per gli argentini? O Le danze tribali per i popoli della splendida Africa?O il casatchok per i russi?… E LA Tarantella per il meridione d’Italia? E LE Tarantelle per la Calabria? Dai non mi fate fare il maestro perché non sono in grado di farlo. Ma la danza,il linguaggio del corpo,la forte comunicazione che con essa si esprime. La tarantella, il segmento culturale più antico della Calabria, dove si ritrovano anche movenze del Sirtaki e con il quale si comunica passione, felicità, amore, sdegno, religisiotà, lirismo e che rappresenta non soltanto semplice sollazzo ma l’elemento costitutivo della stessa socialità.
Per questo sera del 15 agosto venite in Piazza Vittorio Veneto,suoneranno tre fra i gruppi etnici più prestigiosi della Calabria.Ci costeranno poco, ne siamo orgogliosi; A proposito avvocato,la informo che per assistere ad uno spettacolo di Renzo Arbore e l’orchestra italiana il biglietto d’ingresso costa 38.00 euro… ma vedo avvocato D’Agostino che le riesce difficile pensare che qualche artista possa prestare la sua opera a prezzo irrisorio per il semplice fatto che ha l’opportunità di esibirsi a TROPEA… Venite, venga dr Repice così oltre al “trenino” che ha ballato in piazza Galluppi potrà dilettarsi con un autentico ballo. Avrete molto da imparare.
“Ho assistito ad un ballo di scherma. C’erano Calabresi,Pugliesi, Campani e Siciliani. I Calabresi e i Siciliani non potevano scontrarsi direttamente; sarebbe sicuramente morto qualcuno .La sfida era fatta con un cucchiaio rovesciato: chi fosse riuscito a segnare con la punta del cucchiaio il petto o la camicia dell’avversario avrebbe vinto. Il più anziano era un pugliese che per non fare incrociare siciliani e calabresi, li ha affrontati personalmente ad un ad uno e alla fine è riuscito a vincere la sfida”Antonio Gramsci.Lettere dal carcere. 1927. Scusate se è poco!Buon Ballo!
Massimo L’Andolina
Vice-Sindaco Ass. Re al Turismo Tropea