Quella dell’altro ieri non è stata di certo una Pasquetta delle più memorabili per Tropea. Le schiere di bagnanti sulle bianche spiagge e le flotte di turisti per il centro storico dell’anno scorso sembrano distanti anni luce.
Temperature poco clementi, frequenti ondate di pioggia, che a tratti hanno ceduto il posto alla grandine, mare molto mosso e costanti raffiche di vento hanno infatti caratterizzato l’intera giornata. Il maltempo l’ha fatta dunque da padrone, mandando all’aria – questo è il caso di dirlo – le aspettative dei commercianti della cittadina tirrenica, che si sono ritrovati un corso principale desolato. Di certo non è stata una grande giornata neppure per i gestori delle giostre, che da giorni sono di stanza ai piedi della chiesetta di Santa Maria dell’isola. Ma, oltre a chi con il bel tempo ci lavora, ci saranno rimasti male anche coloro i quali avranno programmato la loro giornata al mare proprio nella “capitale delle vacanze”.
Come se non bastasse il mal tempo dell’altro giorno non ha creato solo disagi alle persone, ma ha causato consistenti danni ambientali. In viale Annunziata, ad esempio, il forte vento ha letteralmente abbattuto tre pini che abbellivano la zona. I pini, presumibilmente per le forti torsioni causate dal vento, sembrano esser stati mozzati alla base e si trovano ora accasciati sulle aiuole. Per fortuna non sono caduti nel parcheggio sottostante, dove spesso si trovano delle autovetture. Vento a parte, che ha lasciato la sua firma pure nel giardino del nosocomio locale, anche la grande quantità di pioggia caduta ha contribuito ai danni. Lungo la provinciale 522, ad esempio, i molti avvallamenti e le buche si sono riempiti d’acqua, offrendo non poche insidie ai viaggiatori. Sempre a causa delle piogge, la buca aperta per lavori in corso nella traversa XI di viale Don Mottola che porta su verso la chiesetta della Conicea, si è letteralmente colmata d’acqua e, pur a distanza di ore, non sembra essersi svuotata. La stessa strada, trasformatasi in un piccolo torrente a causa dell’inesistenza di un sistema di drenaggio e scolo, ha inondato per più ore la zona d’accesso alla rotatoria della provinciale 522, lasciando nuovamente la zona sommersa di liquami, sabbia e terriccio.