Le spoglie di Ignazio Toraldo e della moglie
Cerimonia per la tumulazione nel cimitero comunale
Ha avuto luogo l’altro ieri mattina, nel piazzale del cimitero comunale di Tropea, la cerimonia di traslazione delle ceneri del capitano aiutante maggiore Ignazio Toraldo (1778-1865) e di sua moglie Vittoria Mormile Toraldo. Le ceneri, in arrivo dal cimitero monumentale napoletano di Poggioreale, sono state conservate in due preziose bare. Presenti tra gli invitati con legami familiari al Toraldo c’erano anche Eduardo, Lea e Orazio Toraldo, Luigi Meligrana e Anna Adilardi col figlio Eduardo, e infine il marchese Antonio Toraldo di Francia, Cavaliere di Onore e Devozione dell’ordine di Malta. Oltre a membri della famiglia Toraldo di Francia, alla cerimonia erano presenti anche alcuni cultori di storia patria, come Gianluca Giorgetti Toraldo di Francia, discendente del Toraldo, e i professori Luciano Meligrana e Antonio De Luca. Sono inoltre convenuti i rappresentanti dell’associazione dei Carabinieri a riposo e di altre importanti istituzioni. A rendere onore all’illustre Toraldo ben tre primi cittadini di Tropea. Oltre al dottor Antonio Euticchio, attuale sindaco della cittadina tirrenica, che ha ovviamente seguito tutte le varie fasi della cerimonia, affiancato e assistito in ogni passaggio dal comandante del corpo di Polizia municipale di Tropea Francesco Marciano, erano presenti anche il professor Gaetano Vallone, più volte sindaco della città, e il dottor Giuseppe Maria Romano.
Per gli amanti di storia patria si è trattato di un evento assai importante, data la rilevanza del personaggio. Il Toraldo, membro di una tra le famiglie della nobiltà più antiche dell’intera Calabria, è stato un illustre cittadino di Tropea e si è reso protagonista di eventi storici di grande interesse. Già sotto le armi con Giuseppe Bonaparte, nel 1806 fu ufficiale di re Gioacchino Murat, che seguì fino alla battaglia di Tolentino del 1815.
Venne decorato sul campo della Croce dell’ordine militare delle due Sicilie. In seguito prese parte ai moti costituzionali del 1820 e 1821 e poi ancora, reintegrato nei ranghi militari, giunse a ricoprire il grado di Giudice del Consiglio di guerra, comandante della Piazza di Messina e Vice Comandante del Forte di Castel Sant’Elmo in Napoli. Si congedò nel 1848 sotto re Ferdinando II di Borbone. Si spense il 14 dicembre 1865, all’età di 88 anni. Accanto alle sue ceneri sono state tumulate nella cappella della famiglia Toraldo anche quelle della moglie Vittoria Mormile Toraldo, figlia di Marino Mormile e Teresa Cordua, Duchi di Carinari.