Riceviamo e pubblichiamo
Il Capogruppo Passione Tropea Adofo Repice commenta la fragilità dell’azione amministrativa della maggioranza
“Il muro della vergogna” firmato Gaetano Vallone è crollato; è franato simboleggiando la fragilità dell’azione amministrativa della maggioranza che governa Tropea. Ai cittadini rimangono le rovine e un inverno che appare buio e preoccupante.
Il Sindaco ha ammesso che le sue poche energie sono state dedicate a restituire il Porto di Tropea ai soliti imprenditori. Ora che ha terminato il suo programma amministrativo, aiuti Tropea a non affondare nel fango in cui l’ha costretta: si dimetta.
Il Sindaco ha voluto la restaurazione: ha bloccato importanti progetti che avrebbero potuto cambiare il volto della città solo perché la sua saccenteria non sopportava che fossero stati ideati da altri. Infrastrutture quale il parcheggio multipiano in località Contura (con aree verde e parco commerciale), o il progetto di realizzazione di nuove scuole hanno lasciato spazio al nulla più assoluto. Così sono venute meno possibilità lavorative per i tropeani e di sviluppo per la città.
I lavori per la realizzazione dell’ascensore sono fermi da tempo immemore.
In tre anni di governo Vallone non è stata realizzata una sola infrastruttura. Non un parco giochi per i più piccoli, non un albero piantato per assicurare un po’ di fresco a qualche anziano.
Il lungomare si presenta disastrato (non solo nelle parti colpito dalle mareggiate), pieno di erbacce, con marciapiedi dissestati, senza alcuna cura del verde. L’unico ornamento che quest’amministrazione è riuscita a realizzare è una ringhiera composta da transenne della polizia municipale che fa vergognare chiunque passeggi in zona Convento. Fenomeni di abusivismo e occupazione di demanio pubblico sono divenuti una regola.
Quest’anno neanche il consueto rifacimento della segnaletica stradale è stato compiuto, perché la trascuratezza dell’amministrazione Vallone non ha pari.
Assistiamo alla peggiore incapacità: anche solo la sostituzione di una tubatura nel più bel affaccio di Tropea è qualcosa che assume i contorni dell’impresa e non si riesce a risolvere.
Non sappiamo se l’acqua a Tropea è potabile. Il capogruppo sfida i cittadini ma si guarda bene di pubblicare i risultati delle analisi del mese di luglio.
Non sappiamo perché è stato indetto un concorso per la selezione di Vigili urbani e non si debbano conoscere i risultati. Spreco di denaro pubblico e inefficienza totale.
Il sistema di raccolta rifiuti nel centro storico ha paralizzato il lavoro di ristoranti e rende nauseante il permanere nei pressi delle zone di raccolta. Da oltre un anno non avviene il lavaggio dei cassonetti di raccolta dell’immondizia, il che rende impossibile anche il transito laddove insistono i cassonetti.
Il Sindaco ha fallito nell’affidare i locali dell’Antico Sedile alla Pro Loco: questa ha chiuso i battenti, lasciando i turisti senza alcun servizio.
Ha imposto agli albergatori una tassa di soggiorno promettendo che vi sarebbero stati nuovi servizi per il turismo ed è riuscito a far sparire i turisti da Tropea. Quelli che ancora sono innamorati delle bellezze naturalistiche della nostra città, si chiedono come sia possibile che nel centro storico di una località turistica non sia possibile sorbire un cocktail ascoltando della musica. A tacer del fatto che a differenza di qualsiasi località turistica non esiste un programma di manifestazioni estive.
Quel muro venuto via alla prima pioggia estiva è lo specchio dell’amministrazione che governa Tropea. Il nulla che scivola via, che lascia detriti e fango che i cittadini tropeani saranno costretti a ripulire con le loro fatiche. Un muro della vergogna (dimissioni subito!).
Adolfo Repice
Capogruppo Passione Tropea